Una simulazione virtuale effettuata dall'Esercito popolare di liberazione cinese (PLA) ha suggerito che il Fire Dragon 480, un missile balistico tattico cinese esportato in Medio Oriente, potrebbe affondare l'incrociatore di classe Ticonderoga della Marina Usa. Nello specifico, si legge in un articolo sottoposto a revisione paritaria risalente allo scorso 15 maggio e pubblicato sulla rivista accademica Command Control & Simulation, sei missili guidati a lungo raggio di questo tipo, in stretto coordinamento con uno sciame di droni e utilizzando nuove tattiche operative, sarebbero in grado di distruggere una grande nave da guerra utilizzata da Washington.
Cosa sappiamo dei missili Fire Dragon
Il Fire Dragon 480 è un razzo a lungo raggio prodotto esclusivamente per l'esportazione dal Gruppo Norinco. Viene inoltre riconosciuto come un missile balistico tattico grazie ai suoi sensori che gli consentono di colpire bersagli in movimento con elevata precisione. "La sua testata supera la soglia dei 400 chilogrammi, superando di gran lunga quella di un missile antinave convenzionale. Inoltre, la sua velocità d'impatto supera i 500 metri al secondo, garantendo che un incrociatore da 10.000 tonnellate possa esser distrutto se colpito da appena due di questi missili", ha scritto Li Jiangjiang, uno scienziato dell'unità 92228 del PLA, nel paper sopra citato, secondo quanto riportato dal South China Morning Post.
L’unico documento divulgato pubblicamente sull’esportazione del Fire Dragon coincide con un accordo dal valore di 245 milioni di dollari tra il gruppo produttore e gli Emirati Arabi Uniti. Tornando sulle caratteristiche del missile, la sua portata potrebbe essere limitata a 290 chilometri mentre la sua portata di attacco dovrebbe superare i 500. Il razzo può essere lanciato da una piattaforma mobile su ruote ad alta velocità progettata per resistere ad ambienti difficili, rendendolo un’arma relativamente semplice da usare ed economica.
Il pericolo per le navi Usa
Il wargame cinese ha analizzato uno scenario nel quale era presente un incrociatore di classe Ticonderoga, armato con due sistemi di lancio verticale Mk41 in grado di lanciare più di 200 missili di difesa aerea, tra cui lo Standard 6 e il Sea Sparrow. I militari di Pechino hanno simulato il lancio di 12 razzi Fire Dragon 480 per attaccare due incrociatori di classe Ticonderoga.
Prima dello scontro, gli operatori dei razzi avevano accesso a immagini satellitari a bassa precisione, che consentivano loro di fare una stima approssimativa delle posizioni delle navi da guerra statunitensi. Una volta raggiunta l'area, i missili cinesi hanno acceso i sensori di bordo per cercare i bersagli e regolare di conseguenza le loro traiettorie. In risposta, gli incrociatori di classe Ticonderoga hanno lanciato numerosi missili di difesa aerea e attivato il sistema d'arma ravvicinato Phalanx. Alla fine dello scontro a fuoco, una delle navi nemiche era affondata.
In uno scenario alternativo, gli scienziati hanno sostituito le testate di otto razzi con “testate a sciame”, ognuna delle quali ospitava sei droni. Quando questi missili modificati si sono avvicinati alla flotta statunitense e hanno rilasciato i loro velivoli senza pilota.
Il loro obiettivo? Deviare la potenza di fuoco della difesa aerea degli incrociatori e fornire coordinate di bersaglio più precise per una seconda ondata di attacchi missilistici. Dopo numerosi cicli di simulazioni, gli scienziati hanno stimato che il tasso di sopravvivenza dei due incrociatori di classe Ticonderoga con questa tattica fosse vicino allo zero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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