La Nato muove navi da guerra e droni contro la Russia: scatta l'operazione "Sentinella del Baltico"

La Nato ha lanciato l'operazione "Sentinella del Baltico" per fornire maggiore sorveglianza e deterrenza nei tratti di Baltico a rischio di attacco da parte di potenze straniere, principalmente dalla Russia

La Nato muove navi da guerra e droni contro la Russia: scatta l'operazione "Sentinella del Baltico"
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Si chiama Baltic Sentinel, traducibile in italiano come Sentinella del Baltico, ed è l'ultima operazione lanciata dalla Nato nell'omonima regione del Baltico. Il suo obiettivo? Fornire maggiore sorveglianza e deterrenza in un'area potenzialmente a rischio di subire attacchi di potenze straniere, Russia in primis. L'annuncio è stato fatto durante il vertuce dei leader dei Paesi Nato che su affacciano sul Baltico, riuniti a Helsinki per discutere delle minacce contro le infrastrutture strategiche sottomarine e per mettere in atto azioni ad hoc per aumentarne la protezione. Al summit erano presenti, tra grli altri, il segretario generale dell'Alleanza atlantica, Mark Rutte, il presidente finlandese Alexander Stubbom e il primo ministro estone Kristen Mihal, oltre ai leader di Danimarca, Germania, Lettonia, Lituania, Polonia e Svezia. A rappresentare l'Ue la vicepresidente con delega alla Tecnologia e alla sicurezza, Henna Virkkunen.

La nuova operazione Nato

Le azioni "ostili o sconsiderate" contro le infrastrutture critiche sottomarine o altre infrastrutture critiche riguardano ampie porzioni della regione del Mar Baltico, si legge nella dichiarazione congiunta. "Questa attività militare fa parte del nostro sforzo continuo per migliorare la presenza marittima e il monitoraggio di aree chiave per la nostra alleanza. Stiamo inoltre lavorando con gli alleati per integrare la loro capacità di sorveglianza nazionale con quella della Nato, garantendo un rilevamento completo delle minacce", ha spiegato Rutte,

L'operazione della Nato comprenderà l'impiego di navi, aerei da pattugliamento e droni sottomarini. Al centro dell'attenzione le azioni contro l'uso della cosiddetta "flotta ombra" da parte della Russia, che per gli alleati dell'Alleanza atlantica rappresenta una particolare minaccia per la sicurezza marittima e ambientale nella regione e a livello globale. Una pratica che, secondo i leader riuniti a Helsinki, "minaccia l'integrità delle infrastrutture sottomarine, aumenta i rischi legati alle munizioni chimiche scaricate in mare e sostiene in modo significativo il finanziamento della guerra illegale di aggressione della Russia contro l'Ucraina". Per questo, l'idea dei leader baltici è quella di adottare misure efficaci per affrontare queste minacce.

Obiettivo: proteggere il Baltico

"Restiamo pronti ad agire individualmente e collettivamente per proteggere le nostre infrastrutture critiche sottomarine e aumentare la resilienza, anche basandoci sulla cooperazione esistente tra Nato e Ue e ampliandola. Insieme, individueremo ulteriori misure in conformità con il diritto internazionale del mare, compresa la libertà di navigazione, per prevenire e rispondere efficacemente al danneggiamento intenzionale di infrastrutture critiche sottomarine o a comportamenti irresponsabili", si legge ancora nella dichiarazione congiunta.

I leader si sono detti pronti ad adottare ulteriori misure per migliorare la resilienza della rete di comunicazione e dell'infrastruttura energetica, comprese catene di approvvigionamento affidabili, il miglioramento delle misure di sicurezza fisiche e informatiche, lo sviluppo di capacità europee di sorveglianza sottomarina e la capacità di riparazione rapida, coinvolgendo il settore privato. "Lavoreremo per un memorandum d'intesa sulla protezione delle infrastrutture critiche nella regione", hanno annunciato i leader.

Dal punto di vista operativo, spiega il documento conclusivo del summit, i leader presenti al vertice si riservano il diritto, in conformità con il diritto internazionale, di intervenire contro qualsiasi nave sospetta che aggiri le sanzioni e minacci la loro sicurezza, le infrastrutture e l'ambiente. "In stretta collaborazione con gli Stati costieri, stiamo aumentando la sorveglianza delle navi, comprese le ispezioni dei certificati di assicurazione delle navi", hanno aggiunto.

Inoltre, saranno messe in pratica ulteriori misure, tra cui l'introduzione di strumenti di tracciamento e l'estensione delle sanzioni contro la flotta ombra. "Incoraggiamo un'ulteriore cooperazione Ue-Nato per rispondere alle minacce causate dalle attività sconsiderate delle navi che trasportano i flussi di merci russe", hanno quindi concluso.

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