
Alcuni droni sottomarini in grado di raccogliere informazioni sensibili sono stati rinvenuti nei pressi delle Filippine. La notizia è stata rivelata soltanto adesso, dopo mesi di scontri tra Manila e la Cina nel conteso Mar Cinese Meridionale, e mentre l'esercito filippino si appresta a partecipare ad esercitazioni militari su larga scala con gli Stati Uniti. Gli ospiti indesiderati, cinque droni scoperti per puro caso tra il 2022 e il 2024, si trovavano in luoghi "strategicamente importanti per la difesa e la sicurezza non solo del Paese ma anche per la navigazione marittima internazionale", ed erano in grado di raccogliere materiale utile alla "guerra subacquea", hanno riferito i funzionari militari filippini. Le autorità sono convinte che almeno uno dei dispositivi abbia inoltrato un segnale alla Cina. Da qui l'ipotesi, non confermabile, che tutti gli Uav fossero legati a Pechino.
Il mistero dei droni cinesi sottomarini
Secondo il contrammiraglio Roy Vincent Trinidad la raccolta di dati aveva scopi che andavano oltre la navigazione. Pare che le informazioni carpite dai droni potessero infatti essere utilizzate per la "guerra subacquea", per rilevare minacce e testare armamenti sotto la superficie. Pur rifiutandosi di identificare con certezza l'origine dei droni, Trinidad ha osservato che molti di loro recavano marchi cinesi, mentre almeno uno aveva trasmesso un segnale alla Cina. "In base allo studio tecnico delle analisi forensi della scheda SIM (trovata su uno dei cinque droni), l'ultimo contatto della scheda è avvenuto nella Cina continentale", ha spiegato il portavoce della Marina per le questioni relative al Mar Cinese Meridionale.
Tre dei droni, ha sottolineato The Defense Post, sono stati avvistati al largo della costa settentrionale dell'isola principale delle Filippine, Luzon. Due erano invece vicino al canale di Balintang, a sud di Taiwan. Altri due sono stati recuperati nelle vicinanze di quelli che sono stati identificati come "punti critici di strozzatura": uno non distante dall'isola di Masbate, nelle Filippine centrali, e un altro vicino all'isola meridionale di Mindanao.
Riferendosi a questa vicenda, il quotidiano cinese Global Times ha accusato Manila di esacerbare le tensioni: "Le Filippine hanno recentemente fatto ricorso a manovre meschine per enfatizzare le questioni del Mar Cinese Meridionale. Questa è una nuova provocazione da parte delle Filippine per alimentare il clamore mediatico sulla questione del Mar Cinese Meridionale, nel tentativo di attirare maggiore attenzione e cercare supporto esterno".
Il collegamento con la Cina
Uno dei droni era dotato di sensori acustici vettoriali. "Gli Uav in questione erano stati progettati per non essere recuperati", ha chiarito ancora Trinidad. I sensori acustici, ha spiegato il South China Morning Post, sono ampiamente utilizzati nella tecnologia marina, inclusa la navigazione e la sorveglianza subacquea. Secondo uno studio del 2024 pubblicato sull'International Research Journal of Modernisation in Engineering Technology and Science, sensori del genere "svolgono un ruolo fondamentale" nel rilevamento di navi, sottomarini e vita marina, nonché nella mappatura dei fondali marini.
Il drone citato era inoltre dotato di "un trasmettitore/ricevitore all'iridio con numero di serie HWA-Create. HWA-Create è un'azienda specializzata in soluzioni per la difesa, civili, governative e industriali, con sede a Pechino", ha spiegato ancora Trinidad.
Per quanto riguarda il quarto drone recuperato, l'alto funzionario di Manila ha affermato che il suo gruppo di batterie recava i contrassegni del 18esimo Istituto di ricerca del China Electronics Technology Group (CETG), un'impresa statale per l'integrazione civile-militare delle tecnologie dell'informazione. Da qui il collegamento con la Cina. Che dal canto suo parla invece di provocazioni e speculazioni.
Three of the five submersible drones recovered in Philippine waters from 2022 to 2024 could have been deployed by China, a ranking Philippine Navy official said on Tuesday.
— Philippine News Agency (@pnagovph) April 16, 2025
National Security Council Assistant Director General Jonathan Malaya likewise said forensic examination… pic.twitter.com/3HyrS0ekHc
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