Il riarmo del Giappone, lo stanziamento del sistema missilistico Typhoon nelle Filippine, la riorganizzazione di Guam e delle altre base militari nella regione dell’Indo-Pacifico. Gli Usa puntano sui loro partner asiatici e su una più efficiente gestione di uomini e strutture in Estremo Oriente per tenere testa alle crescenti minacce rappresentate dal trio formato da Russia, Cina e Corea del Nord che, in modalità e per ragioni diverse, preoccupano Washington. Certo, bisognerà capire quali saranno le mosse del presidente eletto Donald Trump, che tra pochi giorni tornerà alla Casa Bianca per un secondo mandato. Il tycoon continuerà ad utilizzare la strategia del suo predecessore Biden, rafforzando alleanze e stringendo nuovi accordo in loco, oppure deciderà di fronteggiare eventuali rischi in solitaria?
Il riarmo del Giappone
In attesa di Trump, e di eventuali novità, gli Stati Uniti continuano sulla strada della cooperazione militare. Usa e Giappone, per esempio, hanno deciso di rafforzare le linee guida per la deterrenza estesa a fronte minacce strategiche e nucleari sempre più gravi e al fine di promuovere la stabilità regionale e prevenire l'esplosione di conflitti.
Sulla base delle discussioni tra i governi dei due Paesi, specie attraverso il Dialogo sulla deterrenza estesa (Edd), Tokyo e Washington hanno formulato nuove Linee guida per la deterrenza estesa: questo documento - riferisce il dipartimento di Stato Usa - rafforza le procedure esistenti di consultazione e comunicazione dell'alleanza, e definisce le procedure di comunicazione strategica "per massimizzare la deterrenza e migliorare le misure per la deterrenza estesa degli Stati Uniti e sostenere le capacità di difesa del Giappone" in maniera "forte e credibile".
Le mosse degli Usa
Gli Usa non possono che essere soddisfatti del bilancio appena approvato dal Giappone. Tokyo ha infatti autorizzato un bilancio record per il prossimo anno fiscale, con un ingente pacchetto di fondi per la sicurezza sociale a fronte dell'invecchiamento della popolazione e un aumento della spesa militare per difendersi dalle minacce regionali. Il budget complessivo di 115.500 miliardi di yen (703 miliardi di euro) per l'anno fiscale che inizierà il primo aprile 2025 comprende 8.700 miliardi di yen di spese militari e una spesa per la previdenza sociale di circa 38,3 trilioni di yen, in crescita dell'1,6% su base annua. Il ministero della Difesa ha affermato in un comunicato che il Paese si trova ad affrontare le condizioni di sicurezza più difficili e complesse dalla seconda guerra mondiale ad oggi.
Il Giappone ha una Costituzione pacifista scritta dopo la guerra, che limita le sue capacità militari a misure difensive. Tuttavia, il Paese ha aggiornato le sue principali politiche di sicurezza e difesa nel 2022. Il Giappone vuole aumentare il budget per la difesa al 2% del Pil nazionale entro il 2027, mentre in precedenza aveva limitato la spesa militare a circa l'1%.
Al netto della crisi politica che sta congelando la Corea del Sud, altra partner asiatica degli Usa, e tralasciando la riorganizzazione americana in corso a Guam e dintorni, vale la pena menzionare le Filippine, un altro scudiero di Washington (almeno per adesso) nel tumultuoso Indo-Pacifico. La decisione di Manila di schierare il sistema missilistico a medio raggio statunitense Typhon nelle esercitazioni, ha avvisato la Cina, non farebbe altro che aumentare il rischio di una corsa agli armamenti nella regione.
Non a caso, la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning ha affermato che, "cooperando con gli Stati Uniti all'introduzione del Typhon, le Filippine hanno ceduto ad altri la loro sicurezza e difesa nazionale, facendo emergere il rischio di un confronto geopolitico e di una corsa agli armamenti nella regione". "L'unica scelta corretta (che le Filippine possono fare per) salvaguardare la loro sicurezza è quella di aderire all'autonomia strategica, al buon vicinato e allo sviluppo pacifico", ha concluso Mao.
Il 24 dicembre, il ministro della Difesa filippino Gilberto Teodoro ha affermato che il ricorso al sistema missilistico Typhon nelle esercitazioni congiunte è "legittimo, legale e irreprensibile".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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