Sottomarino-drone senza equipaggio: cosa sappiamo del nuovo progetto cinese

La Cina ha svelato il concept di un nuovo sottomarino drone diesel-elettrico gigante. Il modello esposto allo Zhuhai Airshow potrebbe essere riconfigurabile per condurre diverse missioni strategiche

Sottomarino-drone senza equipaggio: cosa sappiamo del nuovo progetto cinese
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China State Shipbuilding Corporation (CSSC), il principale conglomerato di costruzione navale statale cinese, ha svelato un concept per lo sviluppo di un nuovo sottomarino drone diesel-elettrico gigante. In occasione dello Zhuhai Airshow, il colosso dei mari di Pechino ha presentato un progetto molto interessante, che mostra il design di uno scafo di sottomarino relativamente tradizionale, ma con una gobba dorsale a profilo molto basso al posto di una vela tradizionale. Il modello del mezzo potrebbe essere riconfigurabile per condurre diverse missioni, compresi attacchi a navi nemiche, posa di mine, supporto a operazioni speciali, oltre che per fungere da nave madre per veicoli sottomarini senza equipaggio più piccoli.

Lo strano progetto della Cina

Il modello in esposizione è sezionato. Sono visibili un carico di siluri e un tubo lanciasiluri, un grande array di batterie centrali, un sistema di propulsione che aziona un'unica elica non protetta a poppa e altri sistemi di missione a prua. Come ha spiegato The War Zone, le immagini diffuse sui social cinesi indicano che il modello riflette una configurazione "Type A" in grado di trasportare tra otto e 12 siluri e/o missili lanciati da tubi lanciasiluri. Sono menzionate anche una variante Type B che potrebbe ospitare da sei a otto sommozzatori delle operazioni speciali e la loro attrezzatura e una versione Type C in grado di trasportare da otto a 12 mine o "piccoli" UUV (o quattro "grandi" UUV).

A seconda della versione e del carico, la scheda prodotto afferma che la lunghezza complessiva del sottomarino drone è compresa tra circa 38 e 43 metri, e il suo dislocamento in superficie tra 380 e 450 tonnellate. Il progetto sarà in grado di immergersi fino a profondità comprese tra 300 e 450 metri, oltre a navigare a una velocità massima di 20 nodi e a otto nodi in superficie. La sua velocità di crociera sott'acqua è invece fissata a sei nodi. Sulla scheda sono indicate anche le massime autonomie continue sott'acqua e in superficie, rispettivamente di 3.000 e 10.000 miglia nautiche. CSSC ha descritto la capacità dei controllori umani di interfacciarsi con il sottomarino tramite comunicazioni satellitari oltre la linea di vista e/o collegamenti acustici sottomarini.

Un sottomarino drone di questo tipo, grande e di lunga durata, potrebbe essere molto utile per molte missioni, a seconda della sua capacità di operare in modo autonomo, sia nelle aree costiere attorno al territorio controllato dalla Cina che più lontano in mare. I sottomarini drone potrebbero essere utilizzati per formare una linea di picchetto subacquea in una particolare area per lunghi periodi di tempo. Questo, a sua volta, consentirebbe anche alle forze cinesi di aumentare la minaccia sottomarina in quella zona e altrimenti rafforzare la capacità operativa, anche in cooperazione con flotte con equipaggio, e di farlo a costi inferiori.

I nuovi sottomarini del Dragone

I sottomarini, in generale, offrono anche piattaforme preziose per condurre missioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione, e farlo in modo discreto. Il solo fatto di sapere che un certo numero di questi UUV molto grandi si trova in azione - anche se questi mezzi non sono eccessivamente difficili da rilevare secondo gli standard dei sottomarini - potrebbe essere una complicazione per gli avversari, che dovrebbero comunque dedicare risorse per trovarli e almeno tracciare i loro movimenti.

La scheda prodotto CSSC menziona esplicitamente il potenziale dei sottomarini drone per supportare le operazioni di blocco, qualcosa che le autorità di Pechino minacciano di fare di routine all'isola di Taiwan e per cui l'esercito cinese si addestra da tempo.

La configurazione Type B è anche chiaramente intesa a supportare i raid delle operazioni speciali. Insomma, il concetto di "piccolo sottomarino senza pilota per operazioni speciali" del CSSC è un'ulteriore prova delle più ampie ambizioni senza equipaggio dell'esercito cinese. Sia sul mare che sulla terraferma.

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