I bombardieri stealth B-2 Usa martellano i miliziani sciiti: il messaggio di Washington all'Iran

Gli Stati Uniti hanno colpito depositi sotterranei di munizioni degli Houthi con bombardieri B-2: un chiaro messaggio per l'Iran

I bombardieri stealth B-2 Usa martellano i miliziani sciiti: il messaggio di Washington all'Iran
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Bombardieri stealth B-2 a lungo raggio statunitensi hanno lanciato attacchi aerei contro i bunker sotterranei utilizzati dai ribelli Houthi dello Yemen.

Il Dipartimento della Difesa Usa e il Centcom (Central Command) che coordina le attività militari statunitensi nella regione del Medio Oriente e dall'Asia Centrale, riferiscono che sono stati condotti attacchi di precisione contro cinque depositi “induriti” sotterranei di armi nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi.

Le forze statunitensi hanno preso di mira diverse strutture sotterranee che ospitano armi convenzionali utilizzate per colpire imbarcazioni civili e militari in tutta la regione. Questa, afferma la Difesa Usa, è stata una dimostrazione unica della capacità degli Stati Uniti di colpire strutture che i nostri avversari cercano di tenere fuori dalla nostra portata, non importa quanto siano profondamente sepolte, rinforzate o fortificate.

Queste azioni sono state intraprese per ridurre la capacità degli Houthi di continuare i loro attacchi illegali alle spedizioni commerciali internazionali, al personale e alle navi statunitensi, della coalizione e ai mercantili nel Mar Rosso, nello stretto di Bab el-Mandeb e nel Golfo di Aden, e per ridurre la loro capacità di minacciare i partner regionali.

Il Centcom precisa che sono state prese di mira le strutture sotterranee che ospitano missili, componenti di armi e altre munizioni utilizzate dagli Houthi, aggiungendo che gli assetti dell'aeronautica militare e della marina militare degli Stati Uniti hanno preso parte all'operazione.

L'impiego dei bombardieri stealth a lungo raggio B-2 “Spirit” dimostra le capacità di attacco globale degli Stati Uniti per agire contro questi obiettivi quando necessario, in qualsiasi momento e ovunque, afferma senza mezzi termini il Pentagono, in un chiaro messaggio all'Iran che nel corso di quest'anno ha colpito due volte Israele con missili balistici, droni one way e missili da crociera.

Washington ha infatti dispiegato un importante dispositivo aeronavale nella regione mediorientale, fatto di portaerei, cacciatorpediniere dotati di sistema Aegis in grado di operare vettori anti-missile, e cacciabombardieri, ma può contare anche sulla sua componente da bombardamento strategico a lungo raggio per esprimere un efficace deterrente nei confronti di Teheran, qualora dovesse attaccare pesantemente Israele in risposta a un imminente contrattacco israeliano effettuato per rispondere all'ultimo bombardamento missilistico iraniano.

Gli Stati Uniti hanno utilizzato i bombardieri stealth B-2 proprio per dimostrare la loro capacità di colpire ovunque e pesantemente: i velivoli sono ritenuti in grado di sorpassare le difese aeree grazie alla loro invisibilità radar, soprattutto quelle non particolarmente evolute come quelle iraniane, che sarebbero state violate da Israele – con gli F-35 – in almeno un'azione dimostrativa nel corso di questi anni, sebbene mai ammessa da Tel Aviv.

Il bombardamento dello Yemen è inoltre un ulteriore test di combattimento per i B-2, che sono stati utilizzati in azioni a fuoco già nel conflitto in Kosovo (1999), in Afghanistan e in Libia (2011 e 2017).

Gli Houthi sono dotati di una certa capacità antiaerea, dimostrata dagli abbattimenti di droni da attacco MQ-9, che però è del tutto inefficace contro velivoli stealth e che si è dimostrata tale anche contro i cacciabombardieri di quarta generazione usati dalla coalizione e da Israele negli attacchi di questi mesi.

Non è chiaro da dove siano partiti i B-2 per colpire lo Yemen: è possibile – in quanto è stato già fatto – che siano decollati direttamente dalla loro base di Whiteman (Missouri), senza utilizzare aeroporti più prossimi al loro obiettivo.

Non è nemmeno stato indicato il tipo di munizionamento utilizzato per colpire gli obiettivi “induriti” degli Houthi, ma potrebbero essere state usate bombe tipo Gbu-57 “Bunker buster” da 14 tonnellate (detta anche Mop – Massive Ordnance Penetrator) oppure le Gbu-72 “Advanced 5k Penetrator” da 2300 chilogrammi, recentemente testate su un bombardiere B-1B a marzo.

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