Dilemma Genoa: vincere o inguaiare la Samp?

Dilemma Genoa: vincere o inguaiare la Samp?

Se la vendetta è un piatto da consumare freddo, allora il Brescia di Iachini arriva a Marassi al momento propizio. Con il mister delle Rondinelle, a caccia di punti salvezza, i rossoblù hanno qualche conto in sospeso. Prima da giocatore (Ravenna 1997), poi da allenatore (Piacenza 2005) Iachini per due volte tarpò le ali al Grifone lanciato verso la serie A. Storie dell'altro ieri. Le storie di oggi raccontano invece di un Genoa che, dopo due sconfitte di fila, vuole chiudere una volta per tutte il discorso salvezza. Il messaggio di Ballardini suona forte e chiaro: «Dobbiamo ancora fare i punti necessari per avere la certezza matematica. Quanti? Penso che a quota 41-42 si possa stare tranquilli». Appunto, serve una vittoria contro la squadra lombarda.
Altri discorsi al mister romagnolo non interessano. Una parte della tifoseria probabilmente oggi si accontenterebbe di un pari (qualcuno non storcerebbe il naso di fronte a una sconfitta), solo per complicare la vita alla Sampdoria diretta concorrente del Brescia nella lotta per non retrocedere. Se Preziosi ha già espresso la sua opinione al riguardo («Credo sia difficile pensare che una squadra scenda in campo per perdere. È un sospetto fastidioso e lo dimostreremo subito. Io faccio il presidente e lascio ai tifosi il loro modo di pensare. Di sicuro noi faremo il nostro dovere»), Ballardini non entra nel merito della vicenda, ma è altrettanto chiaro sullo spirito con cui il Genoa dovrà affrontare la partita: «Ci teniamo a disputare una buona gara davanti alla nostra gente, ma sappiamo che contro il Brescia prima ancora della tattica, delle qualità e dell'organizzazione di gioco conteranno le motivazioni. Quelle dei nostri avversari saranno fortissime. Sarebbe molto grave se anche le nostre non lo fossero». Le rondinelle piombano a Marassi per vincere, avendo un calendario tutt'altro che facile da qui alla fine. «Nelle ultime partite hanno fatto bene con tutti, dall'Inter alla Juve fino a Bologna e Cagliari. Mancherà Eder, ma Diamanti non è certo l'ultimo arrivato», ricorda Ballardini che per la gara contro il Brescia recupera Milanetto e Kucka. «Giovedì si sono allenati con la Primavera e da un paio di giorni sono tornati in gruppo. Potrebbero giocare entrambi dall'inizio. Kucka ha un fisico che lo aiuta a recuperare prima degli altri, anche se non avrà tutti i novanta minuti nelle gambe».
A giudizio del tecnico, Milanetto e Kucka nella rosa del Genoa sono gli unici due con le caratteristiche del centrocampista centrale, mentre sugli esterni ci sono più alternative. Ballardini comunque ha escluso esperimenti contro il Brescia «per rispetto del nostro modo di giocare e del campionato che non è ancora finito». Nell'undici iniziale potrebbero trovare posto sia Kucka, sia Milanetto con Rafinha sulla fascia destra e Rossi su quella opposta. Antonelli pare destinato alla panchina. «Sta bene, ma va gestito - dice Ballardini - Pur essendo sulla via del completo recupero, fa ancora fatica a giocare tutta la gara».

Qualche dubbio a centrocampo (Rafinha è in ballottaggio con Konko che avverte ancora fastidio sotto il ginocchio), nessuno davanti dove Palacio affiancherà Floro Flores. Tra i 19 convocati un solo giovane della Primavera: Perin. Non c'è Jankovic. La formazione: Eduardo, Mesto, Dainelli, Kaladze, Criscito, Rafinha (Konko), Milanetto, Kucka, Rossi, Floro Flores, Palacio.

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