Via delle Perle è un'affermata azienda di Carpi che come una bella donna, alla soglia dei trent'anni, ha deciso di sposare il miglior pretendente. Fondata nel 1984 da Edmondo Tirelli, Nunziella Saltini e Glauco Verrini, è stata infatti acquisita da Argos Soditic, società di advisory dei Fondi Argos che opera nel settore del capitale di rischio con sedi a Parigi, Milano e Ginevra. I soci fondatori mantengono una partecipazione di minoranza e gli stessi incarichi operativi svolti finora mentre amministratore delegato è stato nominato Christopher Bizzio, un manager che ha maturato esperienze in Salvatore Ferragamo, Trussardi e Mandarina Duck. «In questo momento chi non investe, soccombe. Gli indicatori economici ci dicono che abbiamo ottime possibilità di sviluppo soprattutto in Cina e Russia dove ci stiamo posizionando al top» spiega Bizzio.
Questo brand è espressione del made in Italy perché totalmente realizzato nel nostro paese. «L'anima di Via delle Perle è speciale: per qualità, contenuti moda, energia, ricerca esprime una spiccata creatività» spiega Edmondo Tirelli, presidente e brand ambassador. «Continuerò a essere il volto di questo marchio che sotto il profilo commerciale e della comunicazione ho fatto conoscere in tutto il mondo» aggiunge spiegando come uno dei grandi traguardi di Via delle Perle sia stato rendere concreta l'idea di un lusso possibile realizzato nei migliori materiali e proposto a un prezzo equilibrato. Tre le linee: la VDP Collection, un total look ricco di applicazioni e dettagli, tentazione glam di una donna costantemente in tacchi a spillo che ha fatto sue le astuzie della modernità. VDP Club, una gym-couture espressa nelle tute da jogging, negli abitini e nelle sweetshirt impreziositi da ricami e paillette. VDP Beach, un'originale collezione di costumi da bagno e di pezzi per l'eleganza «out of water». Insomma, una moda che dal prossimo anno potrà contare sull'apporto creativo di designer di caratura internazionale chiamati a rafforzare l'ufficio stile interno, per completare l'offerta con nuove linee e licenze. A partire da borse e scarpe, profumi e occhiali ma anche abbigliamento per bambini e gioielli. Particolarmente articolato è il progetto di sviluppo retail. Alle presenze già consolidate di Russia e Cina si sono poi aggiunte Ucraina, Tenerife e Jeddah. In totale 7 flagship store mentre i negozi multimarca fra Russia, Medio Oriente, Francia e Cina, sono 350 e quelli italiani oltre 300. I piani quinquennali parlano, tuttavia, di accelerata internazionale e penetrazione di nuovi mercati in Medio Oriente, Korea ed Europa settentrionale.
«Puntiamo a raddoppiare la cifra d'affari spingendo sull'export che ora rappresenta oltre il 60 per cento», spiega Tirelli annunciando un 2012 con 40 milioni di euro di fatturato. Senza peraltro dimenticare l'Italia dove la crisi ha messo in luce i veri valori di ogni brand. Al punto che il nuovo concept dei negozi verrà svelato in novembre a Bologna dove in Galleria Cavour, tempio dello shopping d'autore, verrà inaugurato il primo store italiano.
Ma la corsa di Via delle Perle non si ferma qui: l'ampliamento del network retail prevede entro fine anno, oltre 10 nuovi franchisee mentre una joint venture con il distributore cinese ha l'obiettivo di aprire 40 negozi entro il 2018 nelle più importanti città e, sempre attraverso una joint venture, verrà sviluppata anche la presenza nei paesi dell'Est europeo.
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