«Distraction non è trash, ma goliardico»

Il quiz show è stato visto da quattro milioni di persone

Laura Rio

da Milano

Dunque, direttore Luca Tiraboschi, Distraction, il nuovo show di Italia 1, un record l’ha subito ottenuto: quello delle critiche negative. Per citarne alcune: volgare, di cattivo gusto, demenziale, diseducativo...
«Ho letto tutte le critiche. Non sono d’accordo. Per me Distraction è semplicemente un programma goliardico. A dirla tutta, recupera quel sano cazzeggio tra amici che spesso nella vita quotidiana si perde. Non vorrei scomodare un maestro, ma lo spirito che ci muove è quello degli show di Arbore. Comunque, terremo conto di tutte le osservazioni e siamo pronti ad apportare alcune modifiche. Ma andremo avanti».
Critica e pubblico non vanno d’accordo: martedì il programma ha avuto uno share del 14,7 per cento, più di Music farm (13,9%) di Raidue...
«Sì, un ottimo risultato, soprattutto se si considera che alla stessa ora c’erano Montalbano su Raiuno, Carabinieri su Canale 5 e Ballarò su Raitre. Quei quattro milioni di spettatori che ci hanno seguito, dunque, hanno gradito lo spettacolo».
Ciò non toglie che Distraction sia basato sull’umiliazione delle persone e sullo sfruttamento della voglia di apparire in Tv a tutti i costi...
«Secondo me è puro e sano divertimento. Tra i partecipanti ci sono laureati, impiegati e operai. E c’è un patto chiaro tra la rete e lo spettatore, senza alcuna ipocrisia».
Mettere persone nude in una cabina trasparente e poi mascherare le parti intime non è ipocrisia?
«In prima serata non si poteva fare altro».
Bastava mandarlo in onda in seconda...
«Volevo dare la giusta visibilità a uno show nuovo e interessante. Visto l’orario, abbiamo usato delle cautele, soprattutto per rispetto dei bambini».
Non poteva lasciarlo alla seconda serata di Canale 5 dov’era previsto in origine invece di farsi sottrarre la Gialappa’s?
«Al contrario mi sono battuto per averlo. E ho atteso che Mammucari fosse libero da altri impegni perché sapevo che era il format perfetto per lui. Mai dire Grande fratello è giustamente passato a Canale 5: compito della mia rete è sperimentare e fornire i prodotti di maggiore ascolto alla rete ammiraglia come è successo per Zelig e Amici».
Mammucari nella prima puntata è sembrato un po’ ingessato e poco divertito...
«Era molto emozionato... era la prima volta che andava in prima serata. E poi è stato colpito dalla valanga di critiche».
Ippoliti dice che show come questi andrebbero sottoposti prima della messa in onda all’approvazione del comitato per la tutela dei minori...
«Ippoliti è un provocatore, fa il suo mestiere. Noi facciamo il nostro».
Per fare nuovi programmi, bisogna per forza andare border-line?
«No. Distraction si inserisce perfettamente nella filosofia di Italia 1 fatta di tanti sapori e ingredienti rivolti a un pubblico giovane. Lunedì partirà per esempio Frankenstein, condotto da Fabio Canino, in cui i partecipanti cambiano la loro identità utilizzando dei trucchi cinematografici».
Veniamo al resto della sua rete. Alessia Marcuzzi sostiene che il vero avversario di Grande fratello sia Csi: i due programmi si fanno concorrenza sul pubblico giovane...
«Direi che è esattamente il contrario. Il Gf, condotto da Alessia Marcuzzi, volto storico della mia rete, è un prodotto per Italia 1 al cubo. Qualsiasi programma avessi messo in prima serata al giovedì gli avrebbe fatto concorrenza: Csi è il meno “rivale” perché ha un pubblico più maschile, mentre i reality sono più seguiti dalle donne».
Il Mercante in fiera ha ottenuto lo scopo di sottrarre spettatori ad Affari tuoi?
«Per noi l’unica cosa importante è avere un bel gioco con buoni ascolti, e finora Pino Insegno ha avuto una media del 10,2%. Se Antonio Ricci ha chiesto a gran voce di avere un quiz sulla nostra rete, vuol dire che aveva ragione».
Campioni invece è agonizzante...
«Fa il suo lavoro di documentare la vita e la preparazione di una squadra di calcio. Non ha funzionato combinare il reality (genere femminile) con il calcio (più maschile)».
Se Paola Perego condurrà ancora Verissimo, chi farà la Talpa nella prossima stagione?
«Non vedo il problema, penso che riuscirà a guidare tutte e due, come fanno molti altri suoi colleghi».
Nuovi esperimenti?
«A maggio partirà Comedy Club condotto da Federica Panicucci: personaggi dello spettacolo, dello sport e del giornalismo si cimenteranno in gare di comicità.

Invece ad Alba Parietti abbiamo affidato un nuovo talk: intervisterà donne controverse, famose (tipo Monica Lewinsky) o arrivate alla ribalta della cronaca. Intorno solo un pubblico maschile. Si comincia con una puntata di prova a maggio».

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