Prima Telecom, ora anche Vodafone. Gli abitanti di dodici palazzi, compresi tra Quarto e Quinto, da qualche giorno sono in subbuglio dopo aver scoperto che Vodafone intende trasferire le sue antenne in via Romana della Castagna, allacciandosi alla centrale Telecom/Tim già installata su un traliccio adiacente al civico 23 della strada in questione.
«Se il progetto dei gestori di telefonia mobile alla fine andrà in porto - dichiara Ferdinando Centeleghe, a nome dei cittadini di via Montani, via Cottolengo, viale Quartara, via Romana della Castagna e via Fabrizi - tra pochi mesi saremo condannati a ricevere tutte le emissioni elettromagnetiche della zona».
Le preoccupazioni dei cittadini residenti nella zona sono acuite dal fatto che nell'arco di cento metri si trovano una scuola elementare, un asilo nido e un asilo materno.
La doccia fredda per gli abitanti è arrivata nel corso di un'assemblea pubblica tenutasi un paio di giorni fa nella sede del municipio IX Levante, alla presenza dei tecnici di Vodafone, Telecom, di un'altra società privata di telefonia mobile e dei rappresentanti del parlamentino Giuliano Gattorno, capogruppo di Forza Italia, e Salvatore Trotta consigliere in quota Pd.
«All'inizio del prossimo anno chiederemo all'Arpal - agenzia regionale per la protezione dell'ambiente ligure - di effettuare un monitoraggio dei livelli di campo elettromagnetico presso la scuola elementare Fabrizi. Se non saranno rispettati i limiti di legge, daremo parere negativo all'installazione delle antenne Vodafone», garantiscono dal municipio.
Il protocollo d'intesa sottoscritto da Comune di Genova, gestori di telefonia mobile, municipi, comitati, associazioni, Arpal, università e soprintendenza prevede poi che in caso di parere contrario, il parlamentino indichi un sito alternativo.
«Ma il sito c'era già: viale Pio VII», sbotta Ferdinando Centeleghe. Che nei giorni scorsi ha preso carta e penna per scrivere al presidente del municipio Francesco Carleo e all'assessore Giuliano Gattorno. Oggetto: inquinamento elettromagnetico zona viale Quartara e adiacenze.
«Secondo il parere degli addetti ai lavori - si legge nella lettera - non è il valore assoluto di inquinamento il più dannoso per la salute, ma l'assorbimento continuo e perdurante delle onde elettromagnetiche».
Questo in risposta al sopralluogo che Arpal aveva effettuato nel periodo luglio 2007 e febbraio 2008 presso la stessa centrale Telecom di via Romana della Castagna, attraverso l'installazione di una centralina per il monitoraggio continuo dei livelli di campo elettromagnetico. Allora i valori registrati dalla centralina erano perfettamente nella norma.
«Ma tra qualche mese il numero delle antenne raddoppierà e il municipio dovrà tenerne conto», avverte il rappresentante dei cittadini.
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