Ci siamo: domani partono i saldi invernali. I più attesi dell'anno, visto che è su cappotti, giacconi e capi in cashmere che di solito si fanno gli affari migliori con i ribassi. Anche se da tempo ormai le associazioni dei commercianti fanno notare che nessuno rispetta più le vecchie date. «Sarebbero dovuti partire il 27 dicembre, subito dopo Natale, perché sia i negozi on line che quelli fisici fanno già i saldi - conferma Gabriel Meghnagi, vicepresidente di Confcommercio Milano -. Tutti e spudoratamente ormai, anche con i cartelli. E i piccoli sono costretti ad adeguarsi».
Intanto meglio prendere nota delle raccomandazioni del Codacons per evitare le fregature. Ecco il decalogo. Prima regola: conservate sempre lo scontrino. Non è vero infatti che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l'articolo difettoso anche se dichiara il contrario. Se il cambio non è possibile, ad esempio perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (e non a un buono). Avete due mesi di tempo, e non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.
Regola 2: le vendite devono essere realmente di fine stagione. La merce in vendita sotto la voce «saldo» deve essere l'avanzo della stagione che sta finendo e non provenire da fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti di articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori. Regola 3: Fate una ricognizione. Nei giorni che precedono i saldi andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo; potrete così verificare l'effettivo ribasso praticato e andrete a colpo sicuro, evitando inutili code.
Regola 4: cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio. Così sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Valutate la bontà dell'articolo guardando l'etichetta che descrive la composizione del capo d'abbigliamento (le fibre naturali, per esempio, costano di più delle sintetiche). Infine, diffidate dei marchi molto simili a quelli noti. Regola 5: diffidate degli sconti superiori al 50 per cento, spesso nascondono merce non proprio nuova. Regola 6: servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell'acquisto.
Regola 7: Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile e deve esserci l'indicazione del prezzo praticato negli ultimi 30 giorni prima dei saldi. E diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce. Regola 8: prova dei capi, non c'è l'obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Ma il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
Regola 9: il commerciante è obbligato
ad accettare forme di pagamento elettronico come carte e bancomat anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi. Ultima regola: se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons oppure chiamate i vigili urbani.
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