Da Douglas a Johnny Depp. Cannes torna a scintillare

Pronti, via. Il giorno tanto atteso della più prestigiosa fra le ultime edizioni del Festival di Cannes è arrivato

Da Douglas a Johnny Depp. Cannes torna a scintillare
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Pronti, via. Il giorno tanto atteso della più prestigiosa fra le ultime edizioni del Festival di Cannes è arrivato. E stasera la Croisette si prepara ad accogliere la parata di stelle di un'edizione che si concluderà sabato 27 e vedrà all'orizzonte stelle di ogni firmamento. Un soffio di Hollywood aprirà le danze con la premiazione di Michael Douglas che riceve oggi una Palma d'onore per la sua lunga e preziosa carriera mentre il film d'apertura Jean du Barry di Maïwenn - stasera alle 20 e 30 - ha come protagonista quel Johnny Depp (foto) negli ultimi anni un po' emarginato per disavventure giudiziarie poi concluse senza addebiti.

A soffiare sul fuoco delle polemiche ha pensato Adèle Haenel, nel 2019 in gara con Ritratto della giovane in fiamme di Céline Sciamma, scrivendo una lettera di accuse al festival sostenendo che è la culla di responsabili di abusi, a sua detta «sempre protetti». Il riferimento non troppo indiretto era indirizzato a Roman Polanski, Gerard Depardieu, Dominique Boutonnat a vario titolo coinvolti in casi al centro delle polemiche. La risposta è arrivata dal direttore artistico della kermesse, Thierry Fremaux, che ha minimizzato sostenendo che «se il festival protegge gli stupratori non si vede perché in tanti ambiscano a partecipare come artisti, spettatori o professionisti dell'informazione». Quanto alla presenza di Johnny Depp ha aggiunto: «Io valuto il pregio dei film e quello che aprirà la rassegna stasera meritava di essere in concorso. Vicende giudiziarie e casi da tribunale non mi interessano».

Una querelle tutta francese che non sposta di una virgola attese e ambizioni. Ogni anno residui di #Metoo danno vita a nuove discussioni destinate a tramontare davanti al valore della settima arte. E quest'anno sul tappeto rosso sfileranno davvero stelle come Martin Scorsese, accompagnato da Robert De Niro e Leonardo DiCaprio, che presenteranno Killers of the flower Moon in programma sabato. Attesissimi anche Ken Loach e Todd Haynes rispettivamente con The old oak e May December. Per non parlare di Wes Anderson, Wim Wenders e Indiana Jones.

Folta la pattuglia italiana con tre rappresentanti e film tra loro diversissimi. Nanni Moretti proporrà Il sol dell'avvenire, già uscito nelle sale italiane perché il regista romano è il solo, insieme a Pedro Almodóvar, a non avere l'obbligo della prima mondiale al festival. Questo è il motivo per cui l'Italia lo ha già visto ma nessuno ha ancora potuto assistere a Rapito di Marco Bellocchio, incentrato sulla vicenda di Edgardo Mortara, il bimbo di una famiglia ebrea che fu sottratto da Pio IX alla famiglia per crescerlo come cattolico.

Ultimo nome italiano è Alice Rohrwacher che scava nel mondo dei tombaroli come paradigma dei disadattati. Il film, La chimera, è in rassegna l'ultimo giorno del festival prima della chiusura a sorpresa con il cartoon Elemental targato Disney.

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