Droga negli slip: fermato algerino in Via Padova

L'uomo aveva una lunga lista di precedenti per spaccio. Fermato anche un bosniaco con già alle spalle un decreto di espulsione emesso a Caltanissetta nel 2010

Droga negli slip: 
fermato algerino 
in Via Padova

Milano - Gli agenti del settore sicurezza hanno arrestato uno spacciatore algerino di 40 anni, davanti ad un kebab tra via Crespi e via Giacosa, in zona via Padova, a Milano. L’uomo, i cui atteggiamenti sospetti hanno attirato l’attenzione dei vigili, aveva nascosto negli indumenti intimi diverse dosi di hashish. A suo carico, un arresto, numerosi fermi con alias differenti, precedenti per spaccio e un ordine di espulsione emesso quest’anno dalla Questura di Milano. Un altro irregolare, un bosniaco di 42 anni già arrestato, fermato una ventina di volte per identificazioni, con precedenti per falsi e un decreto di espulsione emesso da Caltanissetta nel 2010, è stato fermato dalla Polizia Locale mentre bivaccava in via Simoni, nei pressi della stazione delle Ferrovie Nord, in stato di ubriachezza manifesta. Da inizio anno, salgono a così 339 i clandestini arrestati o denunciati dai vigili. Soggetti che nella stragrande maggioranza dei casi sono recidivi e con una bella collezione di precedenti alle spalle.

Controlli costanti "L’area di via Padova -rileva il vice Sindaco Riccardo De Corato- è costantemente controllata, come conferma questa operazione che arriva a meno di due settimane da un altro arresto di spacciatore in via Arquà. La firma delle ordinanze è coincisa con un potenziamento dei presidi da parte di Polizia locale e Forze dell’ordine, il cui obiettivo non era solo garantire il rispetto dei provvedimenti comunali ma anche e soprattutto riportare sicurezza e legalità nel quartiere. Un’azione di cui residenti e commercianti ci stanno dando atto e che è confermata nei numeri: 297 persone identificate, 46 clandestini denunciati e 6 arrestati, 6 denunce per impianti a gas non a norma, 18 per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e altre 18 per occupazioni abusive". "L’area del parco Trotter -ricorda De Corato- è monitorata anche da 20 telecamere comunali. E una volta implementato il nuovo software per la videosorveglianza intelligente, che per ora stiamo ancora testando alla stazione Cadorna, anche i parchi saranno più protetti e sicuri.

Ricordo infatti che proprio la presenza di persone che indugiano in un’area verde, magari per scambio di droga, potrebbe essere tra le anomalie rilevate dal sistema e per cui i nostri agenti saranno immediatamente allertati. Così come la presenza di graffitari, risse, assembramenti, oggetti abbandonati".

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