Ai mazzi bianchi posati da amici e familiari in ricordo della diciassettenne Barbara Pagin, falciata qualche settimana fa da un ubriaco tra via Vittorio Veneto e via Villa, a Bresso ieri se ne sono aggiunti altri. Quelli per ricordare un altro giovane, ucciso ancora una volta da un automobilista «stravolto», questa volta non solo dall’alcol ma anche di cocaina e hashish.
E così ieri numerosi residenti, con gli occhi gonfi di pianto, si sono recati in quella che è stata soprannominata «intersezione maledetta» per ricordare l’assurda morte di Davide Bossi, 32 anni, ferroviere residente a Bresso, travolto e ucciso da un ventenne sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Erano da poco passate le 2.30 infatti quando Carlo R., proveniente da Cusano Milanino, stava percorrendo via Vittorio Veneto a bordo dell’Audi A4 di proprietà del padre. Pochi chilometri prima il giovane aveva incrociato i carabinieri e, forse per non farsi fermare, aveva accelerato. All’incrocio con via Isimbardi sembra che il ventenne, nonostante il semaforo rosso, non abbia fermato la sua corsa e, a folle velocità, abbia occupato l’incrocio. Da una via laterale però stava sopraggiungendo Davide Bossi, solo a bordo di una Toyota Yaris. Inutile ogni tentativo di frenata. L’urto tra le due vetture è stato violentissimo e l’utilitaria con a bordo il trentaduenne è stata spinta fino a un grosso palo a poche decine di metri dal luogo dove alcune settimane fa aveva perso la vita Barbara Pagin speronata da una Opel Corsa, guidata da un ventiquattrenne ubriaco, mentre viaggiava a bordo di una Citroën C2.
Il fragore dell’impatto tra l’Audi e la Yaris ha richiamato diverse persone, che hanno poi assistito alla disperazione del giovane. Sul posto sono immediatamente arrivati i carabinieri, il nucleo radiomobile della compagnia di Sesto San Giovanni, il 118 e i vigili del fuoco: il corpo del giovane era infatti rimasto incastrato tra le lamiere contorte ed è stato necessario intervenire con la fiamma ossidrica per poterlo estrarre. Quando finalmente il trentenne è stato affidato ai sanitari, per lui non c’era ormai più nulla da fare. Carlo R., lievemente ferito, è stato arrestato per omicidio colposo e portato a San Vittore.
Ieri mattina tra i residenti sgomenti, la rabbia era molta. Sotto accusa i giovani in preda ai fumi dell’alcool e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti ma soprattutto via Vittorio Veneto.
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