Drogba cerca una casa ma non sarà a Milano

Scolari scarica l’ivoriano e blinda Sheva. Obinna all’Inter. Giallo Cristiano Ronaldo

E Drogba dove lo metto? Quelli del Chelsea se lo chiedono, preoccupati, da qualche ora, dall’ora scelta da Felipe Scolari per comunicare la propria insoddisfazione per la conferma dell’ivoriano. Drogba sul mercato è come Ronaldinho, Eto’o e Deco accompagnati alla porta del Barcellona da Guardiola, nuovo tecnico catalano. Si usa così. Solo l’Inter, con Mourinho, ha evitato liste di proscritti, persino sul conto di Adriano. Così cambiano le strategie sul mercato europeo, con ripercussioni facili da indovinare. Se Deco, già passato al Chelsea, libera indirettamente Lampard per l’Inter, la partenza eventuale di Drogba da Londra, non per Milano naturalmente, mette il Chelsea con le spalle al muro. E costringe gli uomini di Abramovich a blindare Shevchenko. «Sheva non si muove da Londra. Ho parlato con un uomo vicinissimo ad Abramovich e dice che non è in vendita. Se viene in Italia, viene da noi (e con il via libera ai 2 extracomunitari adesso si può, ndr), ma ha un contratto e non si muove» l’informazione passata da Adriano Galliani, ieri a Roma per il consiglio federale. Proprio la presenza di Scolari a Londra costituisce una pena in più per il Milan, ormai sulle piste esclusive di Ronaldinho («il fratello agente mi ripete che Dinho vuole solo noi»), ma a condizione che il prezzo non superi certe dimensioni. «Il tempo delle follie è finito», detta Pier Silvio Berlusconi, parlando di Milan, la passione di famiglia, e di calciomercato. Gli fa eco lo stesso Galliani da Roma: «I colpi da 45 milioni di euro non ci saranno per il semplice fatto che non sono compatibili con i bilanci delle squadre italiane». E se c’è chi pretende una risposta all’arrivo, non ancora concluso, di Lampard all’Inter, Galliani ritira dal cassetto Flamini, «centrocampista talentuoso di 24 anni». I due interventi di casa Milan non sono giunti forse per caso. In qualche modo rappresentano anche la risposta diretta all’iniziativa on-line di alcuni tifosi (1700 fino a ieri sera) che chiedono addirittura la cessione del club da parte di Silvio Berlusconi. «Vendere a chi?» chiede quasi divertito dalla provocazione Galliani che segnala il numero dei sostenitori rossoneri, «sono 7 milioni», per valutare il peso dei 1700: «Trovo l’iniziativa quanto meno bizzarra visti i successi raggiunti dal Milan nei vent’anni di presidenza Berlusconi».
Dell’effetto Drogba si avvale anche l’Inter. Parole di Massimo Moratti, il presidente, che tiene in piedi Lampard («può servire alla squadra»), apprezza l’interesse di Messi («quando l’ho scoperto era uno sconosciuto») e rinvia l’arrivo di Mancini (tiene in caldo caldo Quaresma) dalla Roma (interessata a Huntelaar). Oggi chiude per Obinna, prodotto del vivaio: serve alla lista Champions.

Infine Cristiano Ronaldo ha comunicato al Manchester United la volontà di farsi operare alla caviglia entro domenica, la società non è d’accordo, servono esami più approfonditi. Sembra una strategia del portoghese che continua a volere il Real Madrid.

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