Dropcity, bottega artigiana per architetti e designer

Entro l'anno aprirà dietro la Stazione il centro pubblico per addetti ai lavori pensato dall'architetto Caputo

Dropcity, bottega artigiana per architetti e designer
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Aprirà entro fine anno Dropcity, il centro pubblico per l'architettura. Dedicato alla ricerca, alla sperimentazione e all'implementazione di forme alternative di design e architettura, Dropcity ha «invaso» i 18 tunnel interconnessi dietro la Stazione Centrale, i cosiddetti Magazzini Raccordati, che sono stati ristrutturati per poter accogliere studi di architettura e laboratori. Nato da un'idea dell'architetto Andrea Caputo nel 2018 con l'obiettivo di creare un luogo in cui i 12mila professionisti milanesi potessero incontrarsi, discutere e immaginare modi migliori di praticare design, architettura e società, si prepara ad aprire definitivamente. Uno spazio di 10mila metri quadrati, con volte a botte, tra via Ferrante Aporti e via Sammartini, per decenni abbandonato al degrado, ora conoscerà vita nuova.

Fino ad adesso, infatti, Dropcity si è animato durante la Desig week grazie alle installazioni e ai progetti temporanei. Due le grandi mostre in corso fino al 31 maggio (ore 11-19): «Prison Times - Spatial Dynamics of Penal Environments» (tunnel 42-140) analisi sui penitenziari e «Bruther.fbx» (tunnel 56-142) che racconta, per la prima volta in Italia, il lavoro di Bruther, lo studio parigino fondato nel 2007 da Stéphanie Bru e Alexandre Theriot. Attraverso l'integrazione fra manufatti fisici, scansioni 3D e installazioni audio e video, la mostra presenta un archivio digitale di spazi «reali». «Marble Journey: from matter to material» (tunnel 52, fino a domenica), a cura di Laurian Ghinioiu, Giulia Albarello e Maria Jose Rubira, esplora la trasformazione del marmo, dalla sua formazione geologica al suo ruolo nell'architettura e nel design, mentre per «Boxes Show» (tunnel 54, fino al 13 aprile) Sam Chermayeff ha coinvolto un gruppo di designer, architetti e artisti per ripensare e realizzare una scatola con una precisa identità.

A disposizione di giovani architetti e designer, che potranno affittare la scrivania, l'uso dei macchinari o spazi per la realizzazione di prototipi e modellini, Dropcity si configura come una sorta di bottega artigiana. A disposizione degli architetti laboratori di prototipia avanzata per lo sviluppo di manufatti attraverso l'uso di molteplici tipologie di macchinari innovativi, una falegnameria attrezzata che mette a disposizione tecnici di supporto e un laboratorio tessile. La materioteca comprende un archivio didattico di materiali classificati secondo criteri di impatto ambientale. I laboratori conteranno postazioni con banchi di lavoro e atelier per la costruzione, l'assemblaggio e il collaudo di manufatti e arredi, oltre a studi fotografici e sale di registrazione audio e video, e 400 postazioni ufficio e spazi espositivi. Sarà posisbile quindi per i giovani architetti emergenti, che non hanno uno studio o per professionisti stranieri di passaggio in città, affittare le scrivanie e gli spazi.

Il centro ospiterà la biblioteca di archivio ed editoria specializzata, accessibile alla città con servizi di consultazione volumi dedicati, oltre a un'intera collana di riviste di settore.

Anima in questi giorni l'auditorium un fitto programma di incontri (per il programma instagram dropcity_org) con autori. Nell'idea dell'architetto Caputo, che ha interamente finanziato il progetto, l'Auditorium diventerà uno spazio di dibattito, incontro e confronto permanente e aperto alla città.

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