Dublino - L'immagine delle scarpe lanciate a George W. Bushdurante una conferenza stampa a baghdad fece il giro del mondo. Il lanciatore finì in carcere (tre anni la condanna): alcuni, però, in Iraq ma non solo, videro pensarono al "lancio" del giornalista iracheno Muntazer al Zaidiil come al gesto di un eroe. La storia si ripete, sotto altre latitudini. Stavolta vittima del lancio di scarpe (ma anche di uova) è l'ex premier britannico Tony Blair. L'episodio si è verificato a Dublino, all'esterno di una libreria dove Blair era atteso per autografare le copie del suo ultimo libro appena uscito, "A Journey" ("Un viaggio"), in cui ripercorre l'esperienza come primo ministro britannico. Blair non è comunque stato colpito.
La protesta A inscenare la protesta sono stati circa 200 manifestanti contro la guerra, che hanno urlato slogan come "C’è sangue sulle tue mani", "Hey Tony quanti bambini hai ucciso oggi?", "Tony Blair criminale di guerra", "Arrestate il macellaio Blair", non appena l’ex primo ministro è sceso dalla sua macchina.
Nella biografia, l’ex primo ministro difende le sue scelte, compresa quella di invadere l’Iraq nel 2003. In un’intervista alla Bbc, Blair ha negato ieri di aver alimentato l’estremismo islamico con le guerre in Iraq e Afghanistan.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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