Per due giorni la Gilera torna «a casa»

Il marchio nacque in Brianza nel 1909, ma 84 anni dopo l’azienda si trasferì in Toscana

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Marco Pirola

Amarcord di un mito targato Brianza. Arcore per due giorni si riprende quello che è stato suo e che il «mercato» spietato le ha portato via nel 1993 con il trasferimento degli stabilimenti a Pontedera in Toscana. Gilera, un marchio entrato nella storia del motociclismo mondiale e nel cuore degli italiani, ora rivive in un motoraduno dal sapore internazionale. Nostalgia, rimpianti e tante motociclette come non si erano mai viste tutte assieme. Sabato 28 e domenica 29, le «glorie locali» invaderanno il parco di Villa Borromeo, dove saranno esposte le più belle moto che hanno fatto la storia della casa di Arcore. Quelle stesse, e non ne mancherà una, che negli anni Cinquanta dettavano legge sui circuiti e sulle strade del mondo. Uno sforzo organizzativo notevole sostenuto dagli appassionati e dai tanti «Gilera club» sparsi nel mondo.
Ma il raduno in quella che fu la città natale, avrà un’appendice al «tempio della velocità». La kermesse storica si trasferirà infatti domenica sull'asfalto della pista di Formula uno a Monza, dove si svolgerà la sfilata della «Coppa intereuropa vetture storiche». La musica del rombo della 500 quattro cilindri salirà alto diretto dagli stessi campioni, i piloti ufficiali che hanno contribuito in passato a tenere alto il nome della Gilera.
La storia dei due cerchi brianzoli simbolo della Gilera inizia nei primi anni del secolo scorso. La prima moto che porta questo nome, la Vt317, esce dallo stabilimento nel 1909 ad opera di Giuseppe Gilera. È subito un successo. Nel 1936 nasce la «rondine», che tre anni dopo stravince nel Campionato d'Europa. Poi la guerra ferma tutto o quasi e la produzione viene convertita a scopi militari. Le moto fanno la loro bella figura anche nelle sabbie del deserto africano, ma lo sforzo non è sufficiente per vincere. Nel dopoguerra la musica riprende e la casa di Arcore rivaleggia con marche più famose e potenti come la Norton, la Mv Agusta e la Moto Guzzi. Tra il 1950 e il '57 vince sei titoli mondiali costruttori e sette titoli italiani e 44 gran premi mondiali. Poi nel 1969 entra a far parte del gruppo Piaggio senza però rinverdire i successi di un tempo. Un guizzo agli inizi degli anni Novanta, con le vittorie nella Parigi-Dakar nelle rispettive categorie. Nel 1993 la produzione lascia la Brianza e viene trasferita a Pontedera. Nel 2001 Manuel Poggiali vince il gran premio di Francia della classe 125 e a fine stagione regala alla casa brianzola il campionato del mondo dopo 44 anni dall'ultimo Mondiale.

Ora per rilanciare il marchio serve un po' di storia Ed ecco che, anche se solo per due giorni, la Gilera ritorna a casa tra l'entusiasmo dei suoi abitanti e gli occhi lucidi di qualche pensionato che ha passato una vita nella fabbrica brianzola.

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