Noi (e con noi intendo la civiltà occidentale) e lIslam non ci conosciamo. Per noi lIslam è terrorismo, velo, poligamia e minareti, mentre per il mondo arabo-islamico lOccidente è violenza sui loro costumi, colonialismo e missionarismo. Lincomprensione dalla quale gli uni e gli altri sono circondati è la somma di due gigantesche ignoranze montata in modo esponenziale negli ultimi tempi, alle quali si aggiungono, da ambedue le parti, coacervi di luoghi comuni. È dunque indispensabile analizzare le fonti di ciascuna delle due ignoranze.
Guardiamo al nostro caso. A parte qualche ricordo scolastico e dato che non siamo in grado né di leggere né di sentire quanto quel mondo pensa nel profondo, né tanto meno di analizzarlo, le nostre fonti dinformazione sono principalmente i blogger, i neoconvertiti, gli immigrati. Un caso a parte, ma abbastanza studiato, sono i terroristi, che compaiono qua e là nella storia. Un esame di chi sono costoro e del livello di conoscenza della loro civiltà dovrebbe farci sorridere appena parlano. Invece, disgraziatamente, li prendiamo sul serio, e molto. Tutte e quattro queste fonti non rappresentano la civiltà islamica, composta da un miliardo e mezzo di persone moltiplicate per mille e cinquecento anni.
Quanto ai blogger, basterebbe confrontarli con quelli dei fondamentalisti americani per rendersi conto di come questa sia una categoria particolare che vive le proprie emozioni e realizza i propri sogni scrivendo e proclamando le proprie idee. Per dare unidea del distacco delle loro idee da quello stesso fondo al quale si rifanno è sufficiente citare la diffusissima frase «lIslam è religione e stato». Questa affermazione, che è viva da poco più di cinquantanni, non trova alcun fondamento nel pensiero islamico.
I neoconvertiti sono un caso classico in ogni religione. E qui compare la confusione tra religione e civiltà. Essendo neofiti, non possono che essere accaniti sostenitori della religione alla quale si sono convertiti e portati a voler convertire gli altri.
Quello degli immigrati è il caso più complicato perché nella gran maggioranza hanno un bassissimo livello di scolarizzazione. Ciò comporta la necessità per essi di rimanere attaccati il più possibile alla religione nella quale sono nati, facendo un pacchetto unico di questa con il folklore e avendo come unico esempio il comportamento dei loro genitori. Problema nel problema, ma importantissimo, sono gli imam autonominatisi - nellIslam non esiste sacerdozio - i quali possono vivere la loro vita solo attingendo allignoranza e alla disperata volontà di non cambiare tipica di questi immigrati.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.