Rinascimento Contemporaneo: di nome e di fatto. Quando Elisabetta Rossetti e Laura Moretti, architetto una e commercialista l'altra, hanno iniziato i lavori nell'affascinante spazio in via Marsilio da Padova che dall'anno scorso tutti conosciamo come Rinascimento Contemporaneo, era il 2009. Annus horribilis del comparto dell'arte moderna e contemporanea in Italia: in pochi avrebbero investito in una nuova galleria, a Genova, e per di più lontano dal centro storico, a Boccadasse. Ma tempo e volontà hanno sfatato ogni dubbio: Rinascimento Contemporaneo ha aperto i battenti nel 2010, quando il settore dava già qualche segno di ripresa, forte di un'idea. Diffondere e costruire una dimestichezza con i linguaggi dell'arte contemporanea attraverso l'attività espositiva e, fiore all'occhiello, realizzando progetti site-specific, con l'incontro di artista e collezionista per rinnovare quell'antico legame in chiave attuale, da cui il nome della galleria. Così tanti professionisti over 40 hanno scoperto la passione per l'arte e si sono sorpresi collezionisti. Genovesi? La maggior parte, oggi, sì: com'è noto nella Superba pochi amano apparire e così questo spazio riservato, vicino al mare, è l'ideale per tornare a casa al riparo da sguardi indiscreti, magari con un Papeschi - l'artista che mixa cartoons e brani tragici della nostra storia - sotto braccio. «Genova è molto più attenta e sensibile di quanto non sembri e la nostra scelta di lavorare con artisti giovani e con un coefficiente "giusto" ci sta premiando» spiega Elisabetta Rossetti. Già, il coefficiente, quella formula che dovrebbe garantire stabilità al mercato degli emergenti ma che a volte produce un effetto boomerang. «Ci rivolgiamo a un collezionista che acquisisce opere per passione: ovviamente spera si rivalutino nel tempo, ma non agisce nell'ottica del puro investimento». Se mettiamo da parte il «grande» collezionismo, indirizzato su opere di valore superiore ai 300mila euro, il mondo del «piccolo» collezionismo è basato, infatti, su acquisti fino ai 20mila euro. Tale segmento di mercato ha subito una riduzione nel 2010 ma dà buoni segnali e nel caso degli emergenti da considerare c'è una forbice significativa, quella fino ai 5-7000 euro. È questo il target da cui prendono corpo molte collezioni, non a caso molto coccolato. Lo dimostrano il successo della prima edizione meneghina del format internazionale The Affordable Art Fair - con opere fino ai 5mila euro - e i prezzi in media accessibili di MIA, prima fiera dedicata alla fotografia a Milano. Ad arricchire il proprio carnet di fiere sta guardando Rinascimento Contemporaneo per conquistare il mercato nazionale puntando come sempre sugli artisti, da Carla Benvenuto al già citato Papeschi - entrambi sold out - ad Antonella Cinelli e Florence Di Benedetto che presto saranno presentate in galleria, e intessendo rapporti con curatori e galleriste. Sì, galleriste: «sono molte le donne, giovani professioniste, che si accostano come noi al contemporaneo con determinazione e creatività per portare l'arte a un pubblico più ampio.
Nessuno nega le difficoltà ma forse proprio la crisi ha condotto a un ripensamento del sistema in un'ottica più concreta». Tra premesse e volontà l'atmosfera è di un sano ottimismo, degno di un vero e proprio Rinascimento Contemporaneo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.