Silvia Kramar
da New York
New York ha riascoltato con emozione la musica degli anni Ottanta martedì sera a New York, in occasione del concerto dei Duran Duran nella splendida penombra dorata di 55 Wall Street, di proprieta' di Giuseppe Cipriani. Diventato ormai un grande nome delle serate di beneficenza newyorchesi, il nipote di Arrigo ha voluto concludere col carisma nostalgico di Simon Le Bon e con brani celebri come Hungry like a wolf, Come undone e la ballata Ordinary world, la sua serie di concerti i cui proventi sono stati devoluti alla fondazione Amfar per la ricerca sullaids.
In rappresentanza della moda c'erano Roberto Cavalli, Margherita Missoni, Michael Kors e Kenneth Cole. Tra i finanzieri spiccava Ron Perelman, proprietario della casa di cosmetici Revlon. Del mondo dello spettacolo c'era l'attore Kyle MacLachlan, Sting e sua moglie Trudie Styler, il produttore cinematografico Harvey Weinstein e Sharon Stone. Quest'ultima, con infinito charme e - come ha ammesso lei stessa - col suo «basic instinct» di grande attrice, ha fatto le veci del battitore d'asta. Un'asta che ha raccolto un milione e duecento mila dollari, offrendo premi spettacolari: biglietti di prima fila e un viaggio in business class da New York a Milano in occasione della settimana della moda, sei giorni nell'hotel Buri Al Arab a Dubai, l'albergo più lussuoso al mondo, capi disegnati per Fendi dalla stessa Stone. L'offerta più alta, trecento mila dollari, si è aggiudicata una visione in anteprima per 70 persone del nuovo film di Weinstein, Bobby, che sarà uno dei grandi contendenti all'Oscar. In questa storia ambientata durante la notte dell'assassinio di Robert Kennedy, in un hotel di New York, Emilio Estevez ha diretto Sharon Stone, Lindsay Lohan, Demi Moore e Anthony Hopkins.
La Stone è stata bravissima ad incitare la folla, flirtando con gli uomini, tirando fuori la sua grinta di star quarantottenne e facendosi aiutare da Weinstein, che ha imposto a Perelman e a Cipriani di farsi la guerra a suon di milioni per aggiudicarsi lo «screening». All'entrata, i Duran Duran sono stati assaliti di domande sul divorzio tra Britney Spears e il cantante Kevin Federline, loro grande amico, ma poi la loro musica ha avvolto la sala ricordando al pubblico che anche loro, come i Rolling Stones, come i Queen e come i Genesis sono ancora magici.
«Giuseppe è uno dei pochi che un giorno, quando troveremo una cura contro l'aids, potrà' guardarsi allo specchio e dire di aver veramente fatto qualcosa» ha detto Sharon Stone in uno dei momenti più commoventi della serata.
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