«E adesso doveroso un repulisti»

Luca Cordero di Montezemolo accende i motori anche nel calcio e parla delle intercettazioni. «Queste cose nel calcio sono assolutamente salutari, perché possono servire a cambiare totalmente». «Proprio perché sponsor, non vorrei parlare della Juventus - ha spiegato a margine del Podio Ferrari -. Posso dire che mi dispiace che in questa vicenda, come in altre di questo Paese, ci sia stata una sorta di atteggiamento autoreferenziale dell’ambiente. Paradossalmente, se non fosse intervenuta la magistratura, non sarebbe successo niente. E questo è grave. Un ricambio totale della classe dirigente è utile e salutare. Come è avvenuto un anno fa nel mondo finanziario e delle banche. Per assicurare la capacità di chi deve far rispettare le regole, sanzionare chi non le rispetta, evitare gli incredibili conflitti di interesse e, dove non ci fossero, creare delle regole. Quando si superano certi limiti, è salutare quanto avviene, se si riesce a cambiare qualcosa».
Da presidente Ferrari ancora non digerisce lo schiaffo di Montecarlo, quando Schumacher fu retrocesso dalla pole all'ultima piazza («La F.1 è uno strano mondo: ci sono magliari e ci sono persone fantastiche», sibila in polemica a chi ha accusato il tedesco di essersi fermato apposta in pista per rallentare gli avversari). Da presidente di Confindustria è consapevole che il calcio attuale è dannoso per il Paese e un repulisti farebbe aumentare la reputazione: «Il calcio per l'Italia non è solo fatto di sport e passione. È anche un enorme volano economico. È un enorme elemento di promozione dell'Italia. Ad Abu Dabhi conoscono tutti i nostri calciatori. Anni fa ci fu il boom del Giappone, ora della Cina. Il calcio è un altro di quegli elementi che, nel mondo, può dare un'immagine non positiva dell'Italia». Per rilanciarlo, serve riportarlo alle regole, giuste, diminuire il numero delle partite «perché si gioca troppo e il troppo stanca», al rispetto dei valori, a un rinnovamento che metta in campo sport e correttezza.

«Chi va a vedere una partita può avere dei dubbi su chi tifare, ma non su ciò che avviene in campo. Serve un ridimensionamento: quando si va troppo in là, bisogna saper fare un passo indietro». Conclusione aspra sul Milan che chiede due scudetti arretrati: «Berlusconi non si accontenta mai, per tutto». E Montezemolo?

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