Sarà vera rinascita per Alta Roma? Segnali positivi ci sono. Uno è la partecipazione di Clio Napolitano, moglie del presidente della Repubblica, alla sfilata ieri sera delle donne etno-chic di Gattinoni, al Casino dellAurora di Palazzo Pallavicini. Il luogo sarà stato scelto dal manager Stefano Dominella perchè è proprio di fronte al Quirinale?
È soddisfatta di questinizio la neopresidente Silvia Venturini Fendi, che nel backstage di Lorenzo Riva in un grande albergo romano commenta: «Sono contenta di aver detto sì. Nessun rimpianto o ripensamento. Ho visto tutti progetti di altissima qualità. E mi sembra che lalta moda non sia affatto morta ma viva, dallabito allaccessorio».
Il giorno dopo lannuncio del sindaco Alemanno che lestate prossima avremo una nuova «Donna sotto le stelle» su Rai1 (con altro nome, altra sede e altro format), Riva dedica una delle sue creazioni di bon ton a «Piazza di Spagna». E commenta, mentre sfila labito di tulle ricamato con intarsi di velluto effetto-fogliame: «Sperando che ritorni». Se così sarà per il megaevento tv la location sarà piazza Navona, cui è dedicato laltro modello del sarto milanese, soprabito e tubino lavorati con pizzo macramè.
Le sedi dove presentare gli abiti sono importanti. Per la Venturini Fendi lantico ospedale del Santo Spirito, scelto per la maggior parte delle sfilate, è «un posto meraviglioso, un po gotico, retro». Ma Riva e Gattinoni lhanno disertato. «Non sfilerò mai in un lazzaretto», dice lallievo di Balenciaga. E, agli ospiti stipati nella suite: «Scusate se siete schiacciati, almeno non siamo nella casa della morte». Riva annuncia il desiderio di aprire un atelier nel centro di Roma. «Non troppo vicino al palazzo Mignanelli di Valentino o a via Gregoriana di Sarli». La sua è pura Haute Couture, con dettagli come giochi di drappeggi, fasce e bretelle, accessori come i lunghi guanti bianchi e gonne effetto balloon. Si lamenta delle modelle troppo piatte e presenta due floride testimonial, brune attrici venute dallUngheria e dalla Siberia: «La Loren e la Lollobrigida del futuro». La presidente di una Onlus antianoressia, Nadia Centi, svolazza in un maxicaftano plissè blu elettrico. Taglia 50.
Molto diversa la sperimentazione moderna e aggressiva del «Gran ballo del mondo» di Gattinoni. Una moda etnica, ma ricca. «In controtendenza, malgrado la crisi», dice lo stilista Guillermo Mariotto. I suoi modelli reinterpretano dellAfrica i tatuaggi maori e i tagli sulla pelle nera; dellEuropa i colbacchi russi fatti di una pelliccia di paillettes; dellAsia le armature dei guerrieri samurai e gli ampi pantaloni che si chiudono alla caviglia o i gilet ricamati di perline con frange che illuminano gonne effetto pelle delefante. E via in giro per il pianeta.
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