Milano - Qualcuno, in Italia, è convinto che il comunismo sia solo un'ossessione di Berlusconi. Un modo come un altro per ottenere voti senza fare troppo sforzo: basta agitare lo spauracchio della falce e martello per convincere gli elettori più indecisi. Questa era l'accusa mossa al Cavaliere nel 1994. E oggi, dopo 17 anni, gran parte degli avversari del premier continua a pensarla allo stesso modo. Eppure, fatte le dovute proporzioni, il rischio del comunismo agita i sonni della politica non solo in Italia. In Germania è scoppiata una bufera dopo le dichiarazioni della copresidente della Linke, Gesine Loetzsch.
Linke: torniamo al comunismo La Loetzsch ha rivendicato, per il suo partito, la necessità di tornare a lottare per l'instaurazione della dittatura del proletariato. Apriti cielo. I responsabili della Cdu di Angela Merkel e della Csu bavarese hanno chiesto, a gran voce, di mettere sotto osservazione da parte de servizi segreti gli esponenti del partito fondato da Oskar Lafontaine. Linke, quarta forza politica della Germania (nelle elezioni federali del 2009 ha preso il 12% dei voti), è nata dalla fusione tra il Partito della Sinistra (Pds) e Lavoro e Giustizia sociale - Alternativa elettorale (Wasg) di Lafontaine.
"Fuori dalla Costituzione" Con le sue dichiarazioni la signora Loetzsch "si è messa fuori dalla Costituzione", tuona il segretario della Csu, Alexander Dobrindt, il quale chiede che la Linke venga messa assolutamente sotto osservazione a tappeto in tutta la Germania da parte del "Verfassungsschutz", il servizio di protezione della Costituzione, di fatto il servizio segreto interno. A manifestare la stessa indignazione è anche il segretario della Cdu, Hermann Groehe, secondo cui "la scandalosa nostalgia del comunismo della Loetzsch è uno schiaffo per tutte le vittime di questa ideologia che disprezza il genere umano".
Furiose polemiche Il dibattito, con toni molto accesi, è esploso dopo la pubblicazione sul quotidiano dell’ultrasinistra "Junge Welt" di una parte del discorso che la Loetzsch pronuncerà l’8 gennaio durante un congresso a Berlino su Rosa Luxemburg dal titolo "Da che parte si va verso il comunismo?". Nel suo intervento il presidente della Linke sottolinea che è "possibile trovare le vie che conducono al comunismo solo se ci mettiamo in marcia e le mettiamo alla prova, all’opposizione oppure al governo. Comunque sia, tutti sono d’accordo che si tratterà di un percorso molto lungo e pietroso".
La richiesta di mettere sotto controllo "a tappeto" le attività della Linke fa riferimento al fatto che dal momento della creazione del partito nel 2007, gli organi di sicurezza di alcuni Laender hanno interrotto questa pratica, mentre in altre regioni la prassi continua a rimanere in vigore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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