E già scalpitano Roadster e Coupé

Anche se il nome Countryman richiama quello di una wagon del passato con la parte posteriore personalizzata da profili in legno, questa nuova Mini non si riallaccia a nessun altra presente nella cinquantennale storia del marchio. Infatti, apre anche la strada a un ampliamento della gamma, inserendosi nel sempre più frequentato settore dei crossover con caratteristiche molto personali. Infatti, è il primo modello della storia del marchio anglo (tedesco) a essere lungo più di 4 metri, ad avere 4 portiere laterali e a offrire le versioni più potenti anche con la trazione integrale All4. Inoltre, rispetta la regola del... 4, anche con il fatto che è la quarta componente della famiglia Mini.
Destinata a farsi largo grazie al richiamo che suscita sia il marchio apposto sulla carrozzeria sia una serie di soluzioni estetiche e tecnologiche in grado di attrarre l’interesse di chi è attento alle tendenze, la Countryman si rivolge tanto a chi ama le proposte trendy quanto a chi ha realmente necessità di una maggiore funzionalità rispetto a quella delle altre Mini, ma non vuole rinunciare a prerogative tipiche del marchio.
Un’equazione che la Countryman risolve con le dimensioni abbigliate da vesti ispirate da un design specifico, sebbene nel rispetto del classico linguaggio formale e delle tipiche proporzioni delle consanguinee, che definisce persino lineamenti esclusivi davanti e nella parte posteriore alla più potente della famiglia. L’evoluzione stilistica sconfina anche nell’abitacolo, molto ampio, dove lo stile Mini è affiancato da nuove soluzioni. Per esempio, la lunga console centrale, su cui è posizionata una slitta scorrevole portaoggetti che funge anche da piattaforma per collegare l’iPhone o i lettori Mp3, che si protende sino ai posti posteriori, dietro ai quali c’è una zona di carico di apprezzabile ampiezza e facilmente accessibile.
La genesi della novità, oltre allo sviluppo della trazione All4 che dà della tipica maneggevolezza Mini un’interpretazione nuova, ha richiesto anche quello di un pianale specifico, di nuovi motori - i turbodiesel di 1.6 litri realizzati all’interno del gruppo Bmw e il turbo a iniezione diretta di analoga cilindrata, ora con fasatura interamente variabile grazie all’impiego dei sistemi Valvetronic e DoppioVanos - e alla massiccia diffusione del sistema per il recupero dell’energia di frenata, dello Start-Stop, dell’indicatore del punto ottimale di cambiata e di gruppi secondari comandati in funzione dei bisogni per ridurre consumi ed emissioni.
La gamma è formata da tre versioni a benzina - la One e la Cooper con prezzi che partono da 21 e 23mila euro spinte da motori 1.6 aspirati con 98 e 122 cv oltre che la Cooper S proposta da 27.400 euro ed equipaggiata con l'unità già descritta da 184 cv - e da due turbodiesel: la One D e la CooperD vendute a partire da 22.650 e 24.700 euro. Prezzi che possono essere influenzati nel caso delle versioni a benzina dalla scelta del cambio automatico-sequenziale a 6 marce e che diventano di 26.400 e 28.

950 euro in quelli della Cooper D e della CooperS con trazione All4.
La dotazione di serie della Countryman è molto completa. Il modello vanta un highlight unico al mondo: Mini Connected, che comprende tra l’altro le funzioni di Webradio e Mission Control.

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