E' morto il maestro Pregadio La storica spalla di Corrado

E' morto all'età di 81 anni Roberto Pregadio, il direttore che accompagnò Corrado nel celebre programma per "dilettanti allo sbaraglio". Una carriera iniziata con Claudio Villa e proseguita all'insegna dello swing

E' morto il maestro Pregadio 
La storica spalla di Corrado

Roma - Sdrammatizzava con una battuta di elegante humour, cercava di tirar su le performance più sbilenche col suo pianoforte e faceva da spalla al grande Corrado Mantoni. Un direttore d'orchestra ma, in fondo, anche un attore. E' morto Roberto Pregadio, indimenticabile spalla di Corrado nella Corrida. Pregadio, morto oggi dopo una breve malattia, era nato a Catania il 6 dicembre del 1928 e dopo il diploma al Conservatorio di Napoli (in pianoforte), divenne pianista nell’Orchestra di Musica Leggera della Rai nel 1960.

La carriera musicale Accompagnò Claudio Villa in un famoso concerto alla Carnegie Hall di New York nel 1961. Alla fine degli anni ’60 l’incontro con Corrado: fu la sua spalla storica alla Corrida, radiofonica e televisiva e divenne lui stesso un personaggio molto amato dal pubblico per i suoi commenti mimici alle esibizioni dei dilettanti allo sbaraglio, condividendo con Corrado una bonarietà molto venata di ironia e sarcasmo. In radio ha lavorato in vari programmi, tra cui Tutta la città ne parla (con Turi Ferro), Le piace la radio?, Il microfono è vostro (presentato da Nunzio Filogamo).

Una vita swing Negli anni ’80 ha formato un sestetto di swing, il Sestetto Swing di Roma, con Franco Chiari al vibrafono, Baldo Maestri al clarinetto, Carlo Pes alla chitarra, Alessio Urso al contrabbasso e Roberto Zappulla alla batteria; il gruppo ha inciso per la Fonit-Cetra l’album Five Continents. Quando Gerry Scotti ha ripreso nel 2002 la Corrida, morto nel ’99 Corrado, il maestro Pregadio tornò in tv, su Canale 5.

La rottura con la Corrida Ma nel 2009 con grande clamore, dopo ben 41 anni alla guida dell’orchestra del programma, decise di non parteciparvi più, dopo diverbi con la produzione e in particolare con la curatrice Marina Donati, la vedova di Corrado, che voleva affiancargli, vista l’età, il maestro Vince Tempera. Nonostante gli ’appellì di Scotti, dispiaciuto per l’amarezza dell’anziano musicista, Pregadio lo scorso anno accettò di far parte del cast fisso dei Raccomandati di Carlo Conti su Raiuno.

Scotti: "Era un galantuomo" "Era un galantuomo di altri tempi e sono felice di aver fatto televisione con lui. È stato un personaggio unico, in ogni epoca". Gerry Scotti ricorda così il maestro Pregadio, scomparso oggi a 81 anni. "Per noi che abbiamo raggiunto la fanciulezza e l’adoloscente con lo sviluppo televisione -prosegue- la morte di questi grandi come Mike Bongiorno, Sandra e Raimondo e ora Pregadio, rappresenta lo spegnimento della tv di un’epoca". "È stato unico -continua Scotti- nell’accogliermi come nuovo padrone di casa di un programma in cui aveva affiancato Corrado per 30 anni". Scotti, che lo aveva sentito appena tre settimane fa, ha solo un piccolo rimpianto: "Gli avevo accennato che l’avrei voluto nella giuria della puntata finale di ’Io cantò. Sarebbe stato un grande regalo per il pubblico che non lo ha mai dimenticato, ma purtroppo è andata così".

"Sapevo che aveva avuto problemi di salute -conclude Scotti- ma quando l’ho sentito non mi sono accorto di nulla anche perchè Pregadio era un uomo all’antica, sempre pieno di energia, allegro e cercava, sempre e comunque, di essere al massimo della forma". 

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