Che la cosiddetta «arte povera» possa approfittare anche dei rifiuti e degli scarti industriali non è una novità. L'arte però si nutre di novità e di provocazioni e l'ultima trova (in fatto di utili provocazioni) porta la firma di HA Schult. L'artista tedesco firma, infatti, una novità assoluta nel mondo dell'arte: il primo albergo «a tempo». Un ostello che rimarrà in piedi soltanto per quattro giorni. Si trova a due passi da Castel Sant'Angelo ed ha una caratteristica davvero poco invidiabile: è costruito soltanto di rifiuti. Un modo per portare l'arte ancora un centimetro oltre il già osato e già sperimentato. Ma un modo anche per far riflettere sull'uso corrivo che facciamo dei rifiuti. Come a dire: fra un po' saremo così sommersi dai rifiuti che potremmo anche viverci dentro. L'inaugurazione, però, nonostante i buoni propositi moraleggianti e ambientalisti, rispetta l'etichetta dello show business. C'è infatti uno sponsor (Corona Extra) che si è impegnata per lanciare questo messaggio proprio in occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente. Un evento «costruito» per ricordare a tutti quanto sia importante prender si cura del nostro pianeta, delle nostre spiagge, dei nostri mari. Il 3 giugno l'inaugurazione del Corona Save the Beach Hotel, un piccolo albergo interamente fatto di rifiuti.
Progettato e realizzato da HA Schult, noto in tutto il mondo per Trash People - gigantesca installazione con mille sculture a sembianze umane posizionate in luoghi-simbolo in tutto il mondo e realizzate con rifiuti inorganici - sarà aperto fino al 6 giugno e per tre giorni sarà il simbolo di cosa rischia di diventare il nostro pianeta e un monito per tutti ad avere rispetto per l'ambiente. La prima ospite a trascorrere una notte nell'hotel è l'ex top model Helena Christensen.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.