E Di Pietro è garantista

Ieri raccontavamo che il Manifesto, a fronte del governo inopinatamente più giovane della storia della Repubblica, aveva titolato «Il vecchio che avanza». Bene: l’Unità, per non essere da meno, ha replicato con un articolo di Lidia Ravera titolato «Il governo dell’andropausa». E uno può dire: vabbe’, è la Ravera, è disinformata. E invece no, è informata: «Nonostante il ringiovanimento generale dell’organico (52 anni di media contro il 55,6 del governo Prodi) questo mi pare un governo senile». Cioè: nonostante sia giovane, secondo me è vecchio. Nonostante il sole spacchi le pietre, secondo me sta piovendo.

È lo stesso schema del solito Marco Travaglio, altro genio che andrebbe solo abbandonato all’intelligenza dei suoi lettori medi. Per capirci: il neo ministro della Giustizia, Angelino Alfano, è laureato in giurisprudenza, è avvocato, insegna all’università, è un antimafia doc ed è decisamente stimato anche a sinistra, soprattutto tra i giovani.

Persino il presidente dell’Associazione magistrati, bestia nera di ogni Guardasigilli, ne ha elogiato il percorso professionale. Ma fa niente, ecco il Travaglio di ieri: «Alfano è totalmente digiuno della materia». Fine. Gli basta scriverlo. Secondo lui è incompetente. A proposito, secondo me Travaglio è Lino Toffolo. E l’Abruzzo è un isola.

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