E la sindaco chiama tutta la città alla rivolta

E la sindaco chiama tutta la città alla rivolta

«Sono preoccupata per la tenuta sociale della città». Così Marta Vincenzi, sindaco di Genova, ieri pomeriggio. Un intervento per fare il punto con il consiglio comunale sulla vertenza Fincantieri e l'incontro di tarda mattinata con il prefetto di Genova. «Abbiamo ottenuto l'incontro con il ministro del lavoro, Paolo Romani, martedì prossimo. Prima, giovedì, incontreremo di nuovo i lavoratori per fare il punto della situazione e decidere cosa portare sul tavolo romano». La giunta, intanto, chiama la città a raccolta e la invita, con un documento, a rendersi parte attiva della protesta.
Il consiglio comunale ha poi approvato all'unanimità un ordine del giorno che impegna il sindaco e la giunta «a sollecitare il governo al fine di verificare la possibilità di ottenimento di commesse diversificate» e «di sbloccare il finanziamento già approvato lo scorso luglio e rendere disponibile la somma necessaria alla realizzazione delle opere stabilita in 70 milioni di euro».
Ma non è stata solo la vertenza Fincantieri ad occupare i lavori del consiglio comunale. Gianni Bernabò Brea, la Destra, ha chiesto all'assessore alla città digitale, Andrea Ranieri, chiarimenti sulle reti wi-fi in città. Dopo quelle presentate dal comune, infatti, la Valicom, insieme all'associazione «Cittadini digitali», ha presentato le sue. Private, migliori come prestazioni, ma altrettanto gratis per i cittadini. «Non siamo in competizione - ha risposto l'assessore Ranieri -, se i privati vogliono intervenire siamo ben lieti. Certo è comodo, venire dopo i nostri bandi di gara, a cui Vallicom non ha partecipato, a dire che il servizio può costare meno, rispetto a quello che ha vinto i nostri bandi». Dalla rete, al cartaceo. Quello del manifesto della «festa della Maria» sponsorizzato dal centro sociale Zapata, di Sampierdarena. Non tanto per il suo contenuto, quanto, almeno, per la natura abusiva del cartellone, affisso in più parti della città. Lapidario l'assessore alla sicurezza, Francesco Scidone: «Valgono come risposta i controlli e le centinaia di multe elevate dalla polizia municipale in questo ambito». Una «non risposta - secondo Lilli Lauro, consigliere del Pdl che ha portato il cartellone all'attenzione del consiglio - che ancora una volta sottolinea come il comune voglia proteggere gli amici dei centri sociali. Se i manifesti sono abusivi, e riconducibili a un responsabile, devono pagare, come tutti gli altri».
Verde pubblico e parchi cittadini. «Una politica fallimentare, quella del comune» per Matteo Campora, capogruppo del Pdl. «Ma l'amministrazione comunale ha messo un grande impegno nel recupero dei parchi storici, negli ultimi anni», replica Pinuccia Montanari, assessore al Verde. La giunta ha accettato l'invito a creare una fondazione per i parchi di Nervi, un soggetto che possa gestire tutto il patrimonio dei parchi, incentrandolo sul loro recupero.

Ma si è anche impegnata per il recupero di Valletta Cambiaso, nel quartiere di Albaro che, anche secondo segnalazioni del municipio competente, versa in condizioni di degrado. Sarà messo a punto inoltre, entro fine mandato, un (nuovo) piano di recupero per forte Begato.

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