E Veltroni dimentica cento moto dei vigili in un garage

Sono guaste, ma il Comune continua a pagarne il bollo. In Provincia troppe auto e pochi autisti

Silvia Marchetti

da Roma
Storie di «ordinari» sprechi. Ordinari perchè ormai Comune e Provincia di Roma hanno il «primato» delle spese folli. Un duo a cui di recente si è aggiunta la Regione del neo-presidente Piero Marrazzo. Tra il Campidoglio che «abbandona» le moto guaste della polizia municipale in una rimessa, Palazzo Valentini (presidenza della Provincia) che non bada a spese per acquistare eleganti vetture di servizio ma che si ritrova a corto di autisti, e la Pisana (sede del Consiglio regionale) con la sua schiera di auto blu, c’è veramente da chiedersi che fine fanno i soldi dei contribuenti. Casi eclatanti di malagestione delle risorse proprio mentre gli enti locali denunciano «i tagli» del Governo.
La vicenda delle moto «dimenticate» da Veltroni è esplosa in seguito alla denuncia del sindacato unitario dei vigili urbani, il Sulpm, che ha chiesto l’apertura di una commissione di inchiesta sull’impiego del denaro pubblico. Da tre anni un centinaio di motociclette della polizia municipale giacciono in una rimessa comunale in attesa di riparazione. Mancano i fondi per aggiustarle. Eppure il Campidoglio continua a pagare il bollo. Sprechi a cui potrebbero aggiungersene altri. Il rimedio «veltroniano», infatti, sarebbe quello di noleggiare gli scooteroni come già avviene per le macchine. Ma le risorse per la riparazione ci sarebbero. Secondo Gabriele Di Bella del Sulpm, «c’è da chiedersi che fine facciano i nostri soldi destinati secondo l’articolo 208 del codice della strada alla manutenzione e al miglioramento delle tecnologie. Soldi che dovrebbero arrivare da una parte di quanto incamerato dalle contravvenzioni».
A Palazzo Valentini, il presidente della Provincia Enrico Gasbarra sembrerebbe invece avere il problema opposto. Ossia troppe macchine e troppi pochi autisti. Con il risultato che gran parte delle auto-blu rimangono parcheggiate e i consiglieri sono costretti a prenotare in anticipo il conducente. Le macchine effettivamente in servizio sono solo undici (su un totale di 19), ma i 58 autisti (dieci in più rispetto all’anno scorso ma di cui solo 26 «effettivi») non bastano. Dalla Provincia spiegano questa situazione un po’ «kafkiana» con dei problemi nell’organizzazione dei turni.

Sta di fatto che negli ultimi tre anni la giunta Gasbarra ha speso oltre 420mila euro per il nolo e altri 140mila per l’acquisto di nuove macchine che rimangono poi ferme. Uno scandalo per l’opposizione. Secondo Piergiorgio Benvenuti, capogruppo An, «è infatti difficile spiegarsi l’impegno di questi fondi».

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