E votami, razzista

Rifondazione comunista, Comunisti italiani, Verdi e Sinistra democratica non saranno in Parlamento. È giusto? No, secondo me. Da proporzionalista-utopista sarei favorevole a che ogni minoranza fosse rappresentata. Non ha tutti i torti il direttore di Liberazione, Piero Sansonetti, nell’osservare che i diversi sistemi elettorali ora vedono l’estrema sinistra nelle province e nelle città ma appunto in Parlamento no. Non so se tuttavia abbiate ascoltato le spiegazioni che la Sinistra Arcobaleno si è data circa la propria sconfitta: fa capire esattamente perché ha perso. Anzitutto dice: in Italia è scomparsa la sinistra, in Italia è rimasto un partito di centrodestra e uno di centro.
La sinistra, cioè, sarebbero solo loro. Le ragioni della sconfitta, poi, sarebbero tre: 1) Il bipolarismo referendario tra Berlusconi e Veltroni, alimentato dai mass media; 2) L’astensionismo; 3) Il razzismo strisciante che imperversa nel Paese.

Cioè: è da tre legislature che gli operai del Nord votano Lega; ora ha conquistato anche le roccheforti rosse più inespugnabili, e trattasi palesemente di elettori di estrema sinistra che li hanno mollati: ma loro, ora, anziché cercare di recuperarli e di capire, li insultano e gli danno di razzisti. Oggi, sul manifesto, per la prima volta, è comparso un titolo come questo: «Il leghismo che pesca a sinistra». Alleluja. Ci stanno arrivando.

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