Economia circolare, giovani a lezione per capire come proteggere la Terra

Percorso educativo della durata di tre ore sulla sostenibilità

Amedeo Fornaciari

Eni sarà presente al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano anche nell'i.lab Energia & Ambiente con FuturEnergy, un nuovo percorso educativo per studenti da 11 a 15 anni, pensato per esplorare il concetto di economia circolare e il suo impatto sul nostro presente e futuro, analizzando alcuni ambiti del lavoro di ricerca e innovazione di Eni.

Il percorso educativo, della durata di due ore, permetterà agli studenti di osservare quali e quanti processi portano alla realizzazione dell'economia circolare nella nostra società, esplorando in particolare cinque temi chiave: Produrre, Conservare, Concentrare, Trasformare, Riparare. In questo modo Eni supporta il Museo nella propria sfida educativa di porsi come luogo di apprendimento e sviluppo delle competenze del XXI secolo, in particolare sperimentando nuove metodologie di apprendimento delle materie scientifiche

Il percorso educativo consentirà ai ragazzi di reinterpretare la sostenibilità in chiave di rigenerazione, decarbonizzazione e efficientamento. Il percorso sarà basato su un'esperienza diretta di indagine e confronto di alcune innovazioni tecnologiche in ambito energetico sviluppate da Eni, come ad esempio i pannelli solari organici (Opv) e i concentratori solari luminescenti (Lsc) per la produzione di energia elettrica dalla luce solare, le batterie a flusso per garantire continuità elettrica agli impianti di produzione di elettricità da rinnovabili, il fitorimedio per ripristinare terreni contaminati. Inoltre, gli studenti potranno conoscere la tecnologia Eni Waste to Fuel (W2F) che permette di produrre biocarburanti da rifiuti organici urbani.

Più in generale, ha affermato Francesca Ferrazza, Senior Vice President Decarbonization & Environmental R&D di Eni, l'impegno del gruppo nella cultura «è costante e riguarda tutte le discipline e tutte le attività in azienda», coinvolgendo «tutte le partnership che abbiamo con Università, centri di ricerca e con altre aziende»; insomma, «un impegno in cultura davvero completo e di grande impatto», ha sottolineato Ferrazza.

«Tutto ciò che è in grado di trasmettere idee, esperienze, sentimenti, forme nuove di interpretazione, di comunicazione, è per Eni veicolo di sviluppo dei singoli individui e della collettività: per Eni - ha aggiunto ancora - investire nella cultura si traduce nella capacità di instaurare una relazione di successo con una realtà capace di rinnovarsi nel tempo, attraverso uno spirito di impresa da sempre proiettato verso l'innovazione e lo sviluppo di domani. Innovare e guardare al futuro sono caratteristiche che l'azienda porta avanti da sempre e sono parte integrante del suo modello operativo nei diversi Paesi».

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