
Passo indietro della Cina nella guerra commerciale contro gli Stati Uniti. Secondo quanto riportato dal Financial Times, Pechino ha concesso alcune esenzioni tariffarie sull’import dagli Usa e sta valutando, con il ministero del Commercio, l’ipotesi di eliminare i dazi al 125% come misura di sollievo per le aziende colpite dalla strategia di Donald Trump.
Secondo quanto dichiarato dal capo della Camera di Commercio americana in Cina Michael Hart, le aziende di settori come aviazione e prodotti chimici industriali sono riusciti a strappare la sospensione, così come alcuni microchip, mentre sono sotto revisione le importazioni di prodotti sanitari. “È positivo vedere che entrambe le parti stanno rivedendo le tariffe e sembra che stiano iniziando a produrre elenchi di esclusioni per categorie specifiche”, ha aggiunto Hart, facendo riferimento anche alla decisione di Trump di sospendere momentaneamente le tariffe al 145% su beni cinesi di alto valore come smartphone e componenti elettroniche.
“Le nostre aziende associate ci hanno riferito che anche nell'ultima settimana hanno avuto alcune spedizioni importate che non sono state sottoposte a dazi”, ha proseguito il capo della Camera di Commercio Usa. “Quindi credo che per i settori critici si possa ipotizzare che questo sia già in atto, ma non credo che si tratti di una politica specifica. Credo che al momento si tratti di un'iniziativa una tantum”.
Il ministero del Commercio cinese non ha risposto a una richiesta di chiarimento sulle esenzioni tariffarie e il dicastero degli Esteri di Pechino ha dichiarato di non essere a conoscenza di alcuna sospensione dei dazi, ribadendo che non vi sono stati ancora colloqui diretti con gli Stati Uniti. Un’affermazione, questa, che pare essere stata smentita dallo stesso Donald Trump.
Il presidente Usa, infatti, ha rivelato di aver avuto un colloquio telefonico con il suo omologo cinese Xi Jinping. "Se mi ha telefonato? Sì. E non credo che questo sia un segno di debolezza da parte sua”, ha detto al Times, aggiungendo di aspettarsi un accordo tra i due Paesi nelle prossime settimane.
Da parte sua, Pechino continua a negare contatti con Washington e il ministero del Commercio, in una nota, ha scritto che “è essenziale migliorare sia la capacità di ragionare in termini di risultati finali, sia quella di prevedere scenari estremi, con particolare attenzione alla prevenzione e al disinnesco dei rischi commerciali”.
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