A2a aumenta gli investimenti al 2030

Il gruppo punta 18 miliardi sulle rinnovabili, anche con l'M&A

A2a aumenta gli investimenti al 2030

Alla luce di un 2021 «oltre le aspettative» A2a aggiorna il piano al 2030 aumentando di 2 miliardi gli investimenti, che salgono così a 18 miliardi. E si rafforza in tre settori chiave per la transizione energetica: biometano, idrogeno e mobilità elettrica.

La società - che si definisce una life company - è diventata ufficialmente nel 2021 (anno di investimenti record per 1,7 miliardi) un player nazionale. Non solo Lombardia, dunque. Il gruppo ha ora una presenza nei business rifiuti e rinnovabili che va da Nord a Sud (la Calabria è la terza Regione). Un progetto di emancipazione e crescita voluto dall'ad Renato Mazzoncini che avrà una seconda fase con l'internazionalizzazione del business. Il primo step, in via di definizione, è lo sbarco in Spagna grazie al recente acquisto di asset green dal fondo Ardian.

Con i francesi A2a sta portando avanti da mesi una trattativa per la nascita di una newco nella quale conferire gli asset verdi. In merito, e anche alla luce delle polemiche sollevate dalla politica, e in particolare dalla Lega, Mazzoncini ha voluto rassicurare sull'italianità dell'operazione: «Ardian è partner finanziario, noi siamo i soci industriali e saremo alla guida in modo solido. Siamo ancora al lavoro sui dettagli, poi (entro il 31 marzo, ndr), saremo in grado di spiegare a tutti il progetto», ha detto l'ad. Previsto, inoltre, entro giugno il perfezionamento delle due recenti acquisizioni da Ardian riguardanti 352 megawatt con un valore di 452 milioni.

Per quanto riguarda lo sviluppo del gruppo, il 20% avverrà con operazioni di M&A e uno dei prossimi obiettivi sarà Sea Energy, società per la quale «siamo in gara» ha spiegato Mazzoncini. Guardando ai nuovi settori, il piano che anticipa al 2040 la neutralità carbonica, prevede 7 miliardi (+18%) per l'economia circolare e 11 miliardi (+15%) per la transizione energetica.

Per la mobilità elettrica A2a ha deciso di quadruplicare l'installazione di infrastrutture previste: 24mila punti di ricarica elettrica con una market share del 15-20%. «Puntiamo a conservare il terzo posto dopo Enel X ed Eni», ha detto l'ad. Sul fronte idrogeno, A2a si concentrerà sulla mobilità di treni, autobus e tir sfruttando la produzione da termovalorizzatori. Di fatto, dunque, il gruppo accelera sulle rinnovabili con l'installazione del 20% della nuova capacità rinnovabile entro il 2023 (dall'8%). Un obiettivo che consente ad A2a di ampliare la produzione di energia verde con 4,7 terawattora in più. A proposito di rinnovabili e caro bollette l'ad ha detto che il contributo 2022 di A2a per stabilizzare i costi sarà quello di proporre contratti a lungo termine fino al 2024.

Ieri in Borsa il titolo è stato penalizzato chiudendo la seduta in calo del 2,93% a 1,69 euro.

A pesare è stata «la guidance di utile netto 2022, in peggioramento sul 2021 per i maggiori ammortamenti e per gli impatti delle acquisizioni», osserva Equita Sim.

Confermati, comunque, i dividendi minimi attesi: 8,2 cent sul 2021, 8,5 cent sul 2022, 8,7 cent sul 2023 e poi crescita minima del 3% medio annuo.

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