È arrivata una prima fumata bianca nella vertenza Alitalia. Dopo una trattativa-fiume, cominciata ieri mattina alle 9,30 e terminata la scorsa notte alle 3,30 al ministero dello Sviluppo economico, azienda, sindacati e associazioni professionali di categoria hanno trovato un pre-accordo, un "verbale di confronto" che dovrà essere ratificato da un referendum tra i lavoratori.
Alitalia ritiene "rispetto a quanto deliberato dal cda, di avere sfruttato ogni flessibilità negoziale", spiega l'azienda, mentre sindacati e associazioni professionali, "preso atto della grave situazione aziendale e nella prospettiva di evitare il rischio di cessazione delle attività e le relative conseguenze, concordano che quanto contenuto nel verbale sia quello che è stato possibile raggiungere nel lungo negoziato".
In caso di esito positivo al referendum, quindi si ridurranno gli esuberi del personale a tempo indeterminato: si passadalle iniziali 1338 unità a 980.
Il tutto grazia a una serie di misure previste nel pre-accordo: il superamento dei progetti di esternalizzazione delle aree manutentive e di altre esternalizzazione; il ricorso alla cassa integrazione entro maggio 2017 per due anni; l'attivazione di programmi di politiche attive del lavoro, con riqualificazione e formazione del personale; misure di incentivazione all'esodo; miglioramenti di produttività ed efficienza, con un rinvio in azienda per la definizione entro il prossimo mese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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