Un'altra tegola in campo economico per Matteo Renzi.
Il tasto dolente del premier è sempre quello: il debito pubblico. Dopo aver varato una manovra che gli osservatori hanno bocciato perché interamente costruita in deficit, oggi i dati di Bankitalita certificano una realtà nota da tempo: il debito della pubblica amministrazione è alle stelle. Secondo i dati di Palazzo Koch, a gennaio il debito della Pa è salito a 2191,5 miliardi di euro, in aumento di circa 24,5 miliardi rispetto al gennaio dell'anno precedente.
Nel supplemento al Bollettino Statistico "Finanza pubblica, fabbisogno e debito" emerge che il debito è in aumento dell'1,1% rispetto a gennaio 2015, quando si attestava a 2167 miliardi di euro.
Tuttavia il dato rilevato nei primi trenta giorni dell'anno in corso non rappresenta un record assoluto: nel corso del 2015 si erano toccati picchi ancora più preoccupanti.A crescere è soprattutto il debito dello Stato centrale (+21,5 miliardi), mentre le Amministrazioni locali e gli Enti di previdenza vedono aumentare il proprio "solo" di mezzo miliardo.
I dati della Banca d'Italia sono stati commentati su Twitter dal capogruppo alla Camera Renato Brunetta, che ha ricordato il notevole aumento del debito durante i due anni di governo Renzi, posto a confronto con le dichiarazioni ottimistiche dell'esecutivo: "2.191,5 miliardi: debito pubblico Italia. Da quando Renzi è a Palazzo Chigi è aumentato di 83,9 miliardi. Ma Padoan dice che scende. Deficit in aumento, debito pubblico in aumento, Italia in deflazione. Ma Renzi e Padoan dicono che tutto va bene. Irresponsabili!"
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