Il 2020 è stato un anno nero per il comparto aereo tricolore. Il Covid e le chiusure per contenere i contagi hanno messo in ginocchio sia i vettori sia le società di gestione dei principali scali. L’Enac, Ente nazionale aviazione civile, ha realizzato un Rapporto e scattato una fotografia del settore analizzando tutti i dati sul traffico. Negli aeroporti italiani l'anno scorso sono transitati poco più di 52 milioni passeggeri, con un crollo del 72,5% rispetto al 2019 e le perdite subite dal sistema aeroportuale superano un miliardo di euro. Fiumicino, che si è confermato primo aeroporto nazionale, ha segnato un calo del 77,5% e Malpensa del 74,9%. Più moderata la flessione che ha riguardato le rotte internazionali. Dopo una prima chiusura ai voli provenienti dalla Cina e dalle zone limitrofe, il traffico aereo ha subìto una drastica riduzione evidenziata in una prima fase nella domanda da parte dei passeggeri e successivamente nell'offerta dei voli. Scenario che ha portato alla sostanziale chiusura di diversi terminal: attivi solo per le emergenze o per consentire il traffico merci.
Il mercato passeggeri del 2020 ha confermato il trionfo di Ryanair. La società low-cost irlandese ha trasportato 11,8 milioni di passeggeri, arrivando quasi a doppiare Alitalia con i suoi 6,5 milioni. Entrambe le compagnie fanno registrare una perdita di oltre il 70% di traffico rispetto all'anno precedente. Seguono Easyjet con 3,5 milioni, Wizzair con 1,7 milioni e Volotea con 1,6 milioni. Alitalia guida invece la classifica dei primi vettori operanti in Italia in base al numero dei passeggeri trasportati per traffico nazionale. L'ex compagnia di bandiera ha trasportato 4,3 milioni ed è seguita da Ryanair con 4 milioni. Volotea ha trasportato 1,5 milioni, Easyjet 1,4 milioni. Per quanto riguarda la graduatoria dei primi vettori operanti in Italia in base al numero dei passeggeri trasportati per traffico internazionale, al primo posto c'è Ryanair con 7,7 milioni seguita da Alitalia e Easyjet con 2,1 milioni di passeggeri. Seguono Wizzair con 1,6 milioni e il gruppo Lufthansa con poco più di 1 milione.
L’Enac ricorda l’attività messa in campo a tutela dei viaggiatori. A causa delle numerose cancellazioni di voli avvenute nel periodo marzo-dicembre 2020, i vettori compagnie aeree hanno ricevuto un numero considerevole di richieste di rimborsi. E su questo l'Enac è intervenuto in più occasioni per richiamare le compagnie al rispetto delle normative anche per quanto riguarda la materia dei voucher e dei rimborsi. Pierluigi Di Palma, presidente dell’Ente, spiega come i dati impietosi degli ultimi mesi finiscano per minare le possibilità di ripresa di un comparto vitale per l’economia nazionale: “Il rischio è che l’intero comparto perda competitività rispetto ad altri Paesi. Gli effetti sarebbero gravi specie sulla ripresa del turismo. Serve un riassetto istituzionale in una visione strategica di carattere duale: troppi sono gli interlocutori ed eccessivamente frammentate sono le loro competenze che comportano un freno ai processi decisionali”.
Guarda al futuro anche Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture: “La ripresa del comparto dopo l'emergenza pandemica e il suo sviluppo futuro dovrà approfittare dell'esperienza adottando una visione più sistemica, al fine di perseguire gli obiettivi di una giusta transizione ecologica e procedere verso la decarbonizzazione, garantire migliori sistemi di sicurezza, una rapida digitalizzazione delle procedure e dei controlli del traffico e maggiore attenzione agli impatti ambientali”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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