Assil e Assoluce: "Il governo sostenga l'aggiornamento degli impianti di illuminazione

Appello delle associazioni dell'industria illuminotecnica perché si investa nelle ristrutturazioni sostenendo la riqualificazione degli impianti pubblici e privati, un tassello irrinunciabile della transizione ecologica nell’ambito del piano per la ripresa dell’Europa

Assil e Assoluce: "Il governo sostenga l'aggiornamento degli impianti di illuminazione

Appello congiunto ai ministeri dell’Economia e delle Finanze, dello Sviluppo Economico, della Transizione Ecologica, dei Trasporti e della mobilità sostenibili perché nel piano per la ripresa sia data priorità agli investimenti e a tutte le misure in grado di promuovere il rinnovamento e l'upgrade degli impianti di illuminazione. A lanciarlo sono Assil, l’Associazione nazionale produttori Illuminazione - federata Anie Confindustria - e Assoluce di FederlegnoArredo, l’associazione nazionale delle imprese degli apparecchi di Illuminazione: insieme rappresentano oltre 225 aziende italiane con 13.500 addetti e un fatturato globale di 3,5 miliardi di euro.

Assil e Assoluce chiedono che nella ristrutturazione di edifici sia previsto un adeguato aggiornamento degli impianti di illuminazione e l'introduzione di un progetto di illuminazione completamente nuovo per garantire un maggiore risparmio energetico e un ambiente interno migliore, con vantaggi significativi in termini di comfort visivo, benessere e produttività.

“Le più evolute soluzioni illuminotecniche - sottolinea Aldo Bigatti, presidente Assil - contribuiscono alla riqualificazione efficiente di impianti di illuminazione in interni ed esterni, generando risparmi economici in termini di consumi energetici e di manutenzione degli impianti, sia in ambito pubblico sia privato, garantendo significativi vantaggi all’intero sistema economico nazionale”. Per questo, prosegue, “ci auguriamo che ovunque vi siano investimenti dedicati al rinnovamento tecnologico degli impianti, venga debitamente considerata l’importanza dell’illuminazione e in particolare il potenziale legato alla corretta progettazione di sistemi dotati di tecnologie avanzate in grado di supportare il processo di digitalizzazione, contribuire agli obiettivi di economia circolare e generare risparmi economici”.

“Il percorso verso la transizione ecologica di cui il governo si è fatto interprete e caldeggiata a più voci dalle più alte istituzioni europee - spiega ancora Carlo Urbinati, presidente di Assoluce - non può prescindere, a nostro avviso, da azioni volte a fare della riqualificazione degli impianti di illuminazione pubblici e privati, un tassello irrinunciabile della transizione ecologica”.
“Ad oggi, sono numerose le misure e le agevolazioni pensate per le ristrutturazioni del patrimonio edilizio che puntano su efficientamento energetico e sostenibilità, quali driver di sviluppo dell’economia post Covid - aggiunge Urbinati -. Puntare anche su una migliore illuminazione, basata sull’utilizzo di tecnologie performanti e di sistemi di controllo e gestione con ricadute importanti sia in termini di prestazioni energetiche, sia per la qualità abitativa dei luoghi, è un obiettivo che chiediamo al governo di inserire fra le sue priorità. Non saremo mai veramente sostenibili, prescindendo dalla luce”.

Nell’ambito del piano per la ripresa dell’Europa – si legge nella lettera inviata da Assil e Assoluce ai ministeri - la ristrutturazione è stata identificata come un motore chiave per la ripresa dell'economia europea dopo il Covid-19; 15 milioni di lavoratori sono impiegati direttamente nel settore edile dell'Ue, che crea il 28% della produzione industriale comunitaria.
In questo scenario l'industria dell'illuminazione europea ha Italia e Germania i principali produttori del settore e dispone di tecnologie e prodotti innovativi pronti per l'installazione. Una migliore illuminazione, basata sull’utilizzo di tecnologie efficienti e di sistemi di controllo e gestione, gioca un ruolo importante per l’efficientamento di un edificio dal punto di vista energetico.

A livello europeo, la stessa richiesta è stata rivolta agli Stati membri dalle associazioni nazionali dell’illuminazione che, insieme ad Assil e Assoluce, fanno parte di LightingEurope, l’associazione europea che rappresenta oltre 1.000 aziende, l'80% delle quali Pmi con una forza lavoro di oltre 100.000 persone e un fatturato annuo che supera i 20 miliardi di euro.

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