«Atlantia vede come improbabile la revoca della concessione di Autostrade» ritenendo «ragionevolmente probabile la conclusione di un accordo con il governo italiano» per il passaggio di Aspi (Autostrade) a Cassa Depositi & Prestiti. In un venerdì da dimenticare, con il titolo che in Piazza Affarui ha lasciato sul terreno il 4,87% a quota 14,18 euro, la società guidata dall'ad Carlo Bertazzo licenzia conti in rosso nei nove mesi e nella relazione di bilancio scrive nero su bianco di sperare nell'accordo con via Goito.
Effettivamente, le trattative con Cdp proseguono e gli incontri tra le parti per trovare un'intesa anche. Ma per Atlantia la situazione ha assunto una certa urgenza: in parte perché il quadro probatorio delle indagini collegate all'inchiesta per la caduta del Ponte di Genova sembra aggravarsi, e in parte perché il Covid sta mettendo a dura prova i bilanci aziendali, pur non essendo in discussione, per ora, «la continuità aziendale».
Leggendo i numeri, infatti, Atlantia (che controlla le autostrade con Aspi ma anche Autogrill e gli aeroporti con Adr) ha archiviato i conti a settembre con una perdita di pertinenza del gruppo di 718 milioni di euro, rispetto all'utile rilevato nello stesso periodo del 2019 pari a 1,03 miliardi di euro. Ma su questo punto arriva la precisazione di Autogrill:
"Autogrill SpA, società quotata al MTA gestito da Borsa Italiana, precisa di essere posseduta al 50,1% da Schematrentaquattro SpA, società interamente detenuta da Edizione Srl. Autogrill S.p.A. non è quindi partecipata, nè direttamente nè indirettamente, da Atlantia SpA".
Tornando alle cifre, i ricavi operativi sono scesi a 6,22 miliardi (-29%); il margine operativo lordo è calato del 51% a 2,76 miliardi. Il peso del Covid si è fatto sentire su tutti i settori di interesse autostrade, aeroporti e attività collegate sia in Italia, sia all'estero. Così, anche l'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2020 è salito arrivando a 38,4 miliardi (+1,7 miliardi).
In particolare Aspi ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con ricavi operativi a 2,29 miliardi di euro (-26%) ed ebitda a 481 milioni di euro (-75%). Il calo del traffico è stato del 29 per cento.
E mentre la società chiarisce che dopo l'arresto dell'ex ad Giovanni Castellucci il cda ha «deciso di sospendere il pagamento di qualsiasi residuo importo previsto nel predetto accordo e, riservata ogni ulteriore azione» (è allo studio un'azione legale contro ex dipendenti e dipendenti indagati), deliberando di richiedere la restituzione di quanto già pagato, anche la politica si smarca da ipotetici collegamenti con il manager.
Il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, dopo la pubblicazione di un'intercettazione nella quale l'ex numero uno di Atlantia, ora agli arresti domiciliari, fa riferimento a ipotetici incontri con un ministro, ha chiarito di aver parlato con lui di Alitalia perché Atlantia era parte della cordata che doveva rilevarla. Castellucci inoltre, interloquiva anche con Lufthansa per qualche tempo dopo la sua uscita da Atlantia.
«Ovviamente precisa - Castellucci non ha mai avuto da me alcun mandato, né io gli ho mai proposto alcun incarico».Interpellata in merito, anche la senatrice del Movimento 5 Stelle Giulia Lupo nega di aver «cercato» Castellucci ma conferma di averlo incontrato per parlare del futuro di Alitalia.
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