Auto, ibrida/gas è più green. E il ministero la promuove

Omologazione per la Toyota "pilota" fornita da Snam4Mobility. CO2 ridotta di un altro 24%

Auto, ibrida/gas è più green. E il ministero la promuove

L'omologazione del sistema di doppia alimentazione benzina/elettrico più il metano, avvenuta su una Toyota C-HR 1.8 Hybrid, apre un importante capitolo nel già avanzato processo di costante «pulizia» delle emissioni. Inoltre, il riconoscimento ottenuto dal ministero dei Trasporti conferisce al gas naturale un'ulteriore certificazione delle sue proprietà green. Di fatto, è la prima omologazione in Italia, resa possibile anche dalla collaborazione con Snam4Mobility, la controllata di Snam che promuove la mobilità sostenibile a metano e biometano. Un veicolo ibrido (l'unità a benzina è ovviamente Euro 6D Temp) convertito a metano, può infatti arrivare a emettere il 24% in meno di CO2 rispetto allo stesso automezzo con la sola doppia motorizzazione benzina/elettrico. E proprio Snam4Mobility ha messo a disposizione la vettura «pilota» che farà parte della eco-flotta aziendale alla cui implementazione sta collaborando anche il gruppo Holdim, con Ecomotive Solutions e Autogas Italia, che si occupa di calibrare i motori. Snam, da parte sua, è impegnata a dare impulso alla decarbonizzazione dei trasporti in Italia investendo sia nel rafforzamento della rete di distributori di gas naturale per auto e camion sia nella realizzazione di impianti di biometano.

Sulla Toyota «pilota» sono stati adattati il vano motore e, stando bene attenti a salvaguardarne la capacità volumetrica, il bagagliao. Nell'abitacolo della C-HR un commutatore permette di selezionare il tipo di combustibile (in città è meglio viaggiare a gas), verificare il livello di metano e ricevere informazioni di eventuali anomalie.

Insieme alle motorizzazioni elettriche, ibride ricaricabili e solo ibride, ecco ora aprirsi la nicchia delle ibride a gas che garantiscono un ulteriore abbattimento delle emissioni. Un nuovo tipo di offerta di cui le istituzioni dovranno tenere conto.

Nel 2019, in Italia sono state immatricolate 38.622 auto bi-fuel (benzina/metano) per una quota mercato del 2% e 90.785 veicoli con motore ibrido (benzina/elettrico), ovvero il 4,7% del mercato. L'omologazione arrivata per la Toyota C-HR ibrida e metano, se diffusa, potrebbe a questo punto far crescere la penetrazione complessiva di questi nuovi veicoli green.

Intanto, dopo Francia e Germania, è ora la Spagna a predisporre un piano di sostegno al settore automobilistico. L'annuncio è arrivato dal premier Pedro Sánchez: previsti aiuti per 3,75 miliardi. Il programma sarà finanziato per il rinnovo del parco auto (problema che resta sempre irrisolto in Italia), con incentivi speciali per i veicoli elettrici.

L'iniziativa, che sarà approvata la prossima settimana, comprende anche un aiuto speciale alle famiglie con meno risorse «in modo che nessuno rimanga indietro in questo processo» e va poi a beneficio degli imprenditori e dei lavoratori sul fronte dei risparmi nei carburanti. Il piano di Madrid prevede investimenti, stimoli alla ricerca, riforma della fiscalità e sostegni alla formazione. L'obiettivo è di raggiungere un parco a «zero emissioni» nel 2050.

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