I titoli di Stato sono un elemento di rischio. E chiunque non sia disposto ad ammetterlo o è in mala fede o è ignorante. Per questo Andreas Dombret, vice presidente della Bundesbank e membro del board della Vigilanza europea sul credito, ha chiesto che sia riconosciuto in sede europea che i titoli di Stato rappresentano un elemento di rischio per le banche. Solo così si potrà raggiungere un diritto fallimentare comune.
"I governatori e i capi delle autorità di Vigilanza hanno deciso che bisogna completare Basilea 3 entro fine del 2016 - spiega Dombret in una intervista alla Stampa - nostri obiettivi devono essere che gli standard garantiscano una corretta percezione del rischio, che la loro applicazione non provochi un'eccessiva variabilità nei risultati, e devono essere semplici". Per il numero due della Bundesbank, la questione della valutazione dei titoli di Stato deve essere dibattuta "molto approfonditamente". "Bisogna spezzare il circolo vizioso tra Stati e banche - argomenta - ma a Basilea la questione sarà dibattuta separatamente e non è da finalizzare entro il 2016".
I titoli di Stato non sono di per sé privi di rischio. Secondo Dombret ci sarebbe bisogno "sia di compensarli con capitali sia di limitarne la possibilità di acquisto". "Non esiste nessuno che pensi che i titoli di Stato siano di per sé privi di rischio".
Per la Germania una valutazione non neutrale dei titoli di Stato è conditio sine qua non per il via libera al Fondoeuropeo per i depositi. Oltre, ovviamente, all'armonizzazione del diritto fallimentare. "Se mancano questi passaggi - avverte il vice presidente della Bundesbank - manca un tassello sostanziale per la creazione del fondo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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