Nuova stretta al denaro contante. Un emendamento al decreto legge sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), in discussione alla Camera dei deputati, detta alcune regole precise per ciò che riguarda i pagamenti elettronici. Per la prima volta è prevista una multa per gli esercenti che non accettano i pagamenti da parte dei clienti con bancomat o carta di credito. L’importo minimo della sanzione è di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione. La richiesta di modifica è arrivata da due forze politiche in particolare: Lega e Leu e, a meno di sorprese dell’ultim’ora, dovrebbe essere approvata in Parlamento.
Ma a chi spetterà il compito dei controlli e di emettere le sanzioni? In caso di inosservanza della normativa potranno intervenire sia gli agenti della polizia locale sia i rappresentanti delle altre forze dell’ordine, che dovranno inviare il rapporto al prefetto, l’autorità competente a rendere esecutive le multe. I cambiamenti, comunque, non riguardano solamente i pagamenti con le carte elettroniche, ma anche i prelievi di denaro contante. Sulle commissioni si prevedono interessanti modifiche.
La richiesta da parte della società che gestisce Bancomat, come riporta il quotidiano Il Messaggero, è di eliminare l’attuale normativa che si basa sul seguente meccanismo: il costo del prelievo per l'utente dipende da chi emette la carta, mentre il proprietario dello sportello fisico, nel caso sia un istituto differente, viene remunerato da una commissione interbancaria fissa. L’idea che si vuol far passare prevede che il prezzo sia stabilito proprio da chi mette a disposizione l'apparecchio per il prelievo, fino ad un massimo di 1,5 euro.
In questo modo, data la penuria di sportelli bancari per i prelievi, sarebbe possibile prendere soldi in contanti anche nei supermercati, nelle pompe di benzina e nei tabacchini. Ciò sarà possibile a partire da 2023. Dal primo gennaio dell’anno prossimo, in ogni caso, la soglia dei pagamenti in contanti scende da 2mila a mille euro. Come scrive il quotidiano Il Giorno, lo scopo finale è di far pagare l’utente con carta elettronica anche per prendere un caffè. L’utilizzo sempre maggiore del pos dovrebbe garantire risultati migliori nella lotta all’evasione fiscale ed è proprio questo l’obiettivo che si posto il governo nel prevedere il provvedimento specifico.
Intanto, Forza Italia esce allo scoperto facendo sapere di essere contraria alle sanzioni nei confronti degli esercenti. "Le multe - afferma Luca Squeri, capogruppo azzurro in commissione Attività produttive - sono un gravissimo errore.
Dopo quasi due anni di enormi sofferenze per gli operatori economici, e proprio nel momento in cui molti di loro stanno finalmente riuscendo a ripartire, è surreale penalizzarli ancora''. La direzione da seguire, secondo il forzista, è quella del "credito di imposta sui pagamenti ricevuti tramite moneta elettronica pari al 100% delle commissioni bancarie".
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