Il mercato libero dell'energia oramai è una realtà per i consumatori italiani e, così, è possibile inziare a farsi qualche conto se rispetto al mercato a maggior tutela la transizione abbia comportato un effettivo risparmio sulle bollette luce e gas.
Secondo i dati del "Rapporto monitoraggio dei mercati di vendita al dettaglio dell'energia elettrica e del gas" - pubblicato dall' Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) - a marzo 2021 sono passati al mercato Libero più della metà dei clienti domestici italiani; si tratta di circa il 57m3% dei consumator nel settore dell’energia elettrica e dal 60,2% per quello del gas.
Sono numeri importanti che evidenziano quanto questo passaggio fosse effettivamente atteso dagli utenti per poter risparmiare sulle bollette. I dati, però, non sembrano così incoraggianti rispetto alle speranze iniziali.
Andiamo per ordine e vediamo cosa sta succedendo.
Cosa è il mercato libero dell'energia
La normativa ha previsto il progressivo passaggio dal mercato tutelato a quello libero, prevedendo le date dalle quali i servizi di tutela di prezzo non saranno più disponibili:
- Per la fornitura di energia elettrica delle piccole imprese e delle microimprese con potenza impegnata superiore a 15 kW, la tutela di prezzo è terminata il 1° gennaio 2021
- Per tutte le piccole imprese e alcune microimprese, per il servizio di fornitura di energia elettrica, la data era il 1° gennaio 2021
- Per le famiglie e le altre microimprese il superamento della tutela di prezzo è fissato al 1° gennaio 2023, con la facoltà di passare in qualsiasi momento, al mercato libero, scegliendo il venditore e il tipo di contratto più adatto alle proprie esigenze.
I clienti con cotratti sottoscriti a mercato tutelato in ogni bolletta, da gennaio 2018, sono presenti le comunicazioni riguardanti il graduale superamento delle tutele di prezzo.
Con il passaggio definitivo al mercato libero (l'iter normativo che porterà alla completa liberalizzazione del mercato dell'energia si concluderà a gennaio 2023) ogni consumatore potrà liberamente decidere da quale venditore e a quali condizioni acquistare energia elettrica e gas naturale per le proprie necessità.
In cosa si differenzia dal mercato a maggior tutele
Grazie alla liberalizzazione del mercato il consumatore ha diritto di scegliere il proprio fornitore e le condizioni a cui acquistare energia elettrica e gas.
Prima del 2007 tutto ciò non era possibile e i consumatori non avevano molta scelta e dovevano obbligatoriamente rivolgersi all'impresa di distribuzione locale che praticava i prezzi stabiliti dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ex Aeegsi).
Cosa sta succedendo
Secondo quanto riportato nel rapporto, sulle quasi 5mila offerte a disposizione degli utenti del mercato libero rilevate dall'Arera, solo il 4,72% di quelle riguardanti le bollette della luce ed il 9,82% delle bollette del gas garantirebbero un effettivo risparmio rispetto al mercato tutelato.
Nello specifico, nel settore dell'elettricità, nei 18 mesi analizzati (gennaio 2020 – giugno 2021) dal Rapporto Arera, i consumatori avrebbero potuto sottoscrivere solo 64 offerte più convenienti rispetto a quelle a mercato a maggior tutela /4,72% delle offerte) e di queste 15 erano tariffe a prezzo variabile e 49 a prezzo fisso.
Le cose vanno un po' meglio nel settore del gas dove le offerte migliori erano 65 di cui 32 a prezzo variabile e 33 a prezzo fisso.
Relativamente ai dati su chi sceglie il mercato libero sono soprattutto i più giovani a sceglierlo; l’81% dei contratti, difatti, è siglato da clienti con un'età tra i 18 e 29 anni. Inoltre, il rapporto evidenzia che sia per il settore luce che gas la stragrande maggioranza dei passaggi avviene già all'interno del mercato libero, cioè è effettuato da quei clienti che avevano già deciso di uscire dalla tutela già in precedenza.
Quali soluzioni
Nel passaggio al mercato libero il suggerimento migliore che si possa dare è quello di effettuare un'attenta comparazione delle varie offerte, magari utilizzando siti come SOStariffe.it che consente di individuare solo le tariffe più vantaggiose rispetto a quelle del mercato tutelato.
Già da qualche tempo le associazioni a tutela dei
consumatori hanno iniziato a lamentare poca trasparenza da parte dei fornitori, e soprattutto l’assenza di garanzie che con la sottoscrizione di nuovi contratti vi sia un'effettiva convenienza e non costi nascosti e tariffe salate.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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