Borsa, Piazza Affari -4,5%. Spread a 285

I mercati temono che si possa riaprire la crisi del debito con le prossime elezioni in Italia. Incide anche lo spettro di un ritorno alle urne per Madrid (-3,43%)

Borsa, Piazza Affari -4,5%. Spread a 285

Piazza Affari sprofonda nel finale e chiude la seduta col Ftse Mib in calo del 4,5% a 16.539 punti, All Share -4,27%. Sui mercati torna la paura - testimoniata anche dall’allargamento degli spread - per l’esito incerto delle prossime elezioni, che potrebbe riaprire una nuova fase della crisi del debito. Giornata molto negativa anche per altre Borse europee. In chiusura di negoziazioni, Francoforte segna -2,41%, Parigi perde il 3,01%, Londra è in calo dell’1,64% e Madrid è in flessione del 3,43%: la Spagna soffre per le ombre create dalle accuse di corruzione piovute sul primo ministro Rajoy: conseguente a queste preoccupazioni l’immediata risalita dello spread, che si attesta sui 285 punti.

Lo spread Btp/Bund fa un salto indietro di un mese esatto e torna in prossimità di quota 287 punti, la cosidetta "quota Monti". Con un'accelerazione al rialzo che ha seguito da vicino il ribasso dei listini azionari, lo spread tra il Btp italiano e il Bund tedesco si è allargato progressivamente e ha chiuso gli scambi a 285 punti base: un livello che il differenziale Italia/Germania non vedeva dallo scorso 2 gennaio. L’aumento rispetto alla chiusura di venerdì è nell’ordine dei 20 centesimi. Chiudono in calo anche gli spread contro il bund tedesco degli altri paesi periferici dell’Eurozona, Spagna in testa (359 centesimi, con un aumento di quasi 30 punti base rispetto alla fine della scorsa settimana).

In prima fila nel ribasso i titoli bancari, anche sospesi nel corso della seduta per le eccessive perdite. Al termine Unicredit cede l’8,29%, appesantito anche dal peggioramento del giudizio da parte di Ubs, Intesa il 5,35%, Monte Paschi il 4,83%, Bpm il 6,55% e Banco Popolare il 6,89%. Tra gli altri finanziaria generali perde il 5,50%, Mediolanum il 6,02%. Ribassi inferiori alle media, ma comunque corposi, nell’energia, con il rialzo di Saipem (+0,55%) oggi favorita da un report positivo di Societè Generale.

Deboli gli industriali, con Finmeccanica -6,75%, Fiat -5,44%, risentendo anche dei dati sul mercato dell’auto in Italia a gennaio, comunicato venerdì a borsa chiusa; Pirelli -5,19%. Più reisstenza nel lusso, male i media, con Rcs -5,88%, Mediaset -6,27%. Tra i minori Seat cede il 25%.

 

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