Niente terzo polo, per adesso. Bper, rivendicando lo status di terzo maggiore istituto tricolore per numero di clienti, intende concentrarsi su se stessa. «Qualunque tipo di aggregazione richiede la creazione di valore e non proporrò mai di fare operazione diluitive. Oggi ci sono valutazioni sul mercato che non portano valore», ha tagliato corto l'amministratore delegato di Bper, Gianni Franco Papa, sgombrando il campo da ogni ragionamento M&A di breve termine. «Se la valorizzazione della nostra banca andrà a livelli che riteniamo giusti, allora andremo a guardare eventuali opportunità», ha aggiunto il banchiere che non ha mancato di «benedire» il tentativo di Unicredit di aggregare Commerzbank («l'Europa ha bisogno di grandi banche»).
L'istituto modenese negli ultimi tre anni non è certo stata inerme passando da quinta a terza banca italiana per numero clienti (5 milioni tra retail e corporate) e per asset finanziari in virtù delle operazioni Unipol Banca e Carige, oltre alle più di 600 filiali Ubi.
Partendo da queste premesse l'ad di Bper, arrivato lo scorso aprile alla guida della banca, ha predisposto il nuovo piano strategico al 2027 che promette più utili e soprattutto dividendi più generosi. Nell'arco del piano sono previsti 4,3 miliardi di euro di utili cumulati e 3,2 miliardi di dividendi con un payout del 75% che colloca Bper tra gli istituti più generosi con i propri soci. Alle valutazioni di inizio ottobre questo corrisponde con un dividend yield superiore al 15%.
Altro elemento portante del piano sono le contromisure all'inevitabile calo del margine d'interesse in scia al calo dei tassi Bce. I ricavi sono attesi a 5,5 miliardi nel 2027 (Cagr dello 0,5%) in virtù dell'incremento delle commissioni (250 milioni) e dei volumi degli impieghi (300 milioni) che più che compenseranno il calo di circa 450 milioni del margine di interesse. Il piano poggia sull'ipotesi di tassi di interesse in calo fino al 2,25% (dal 3,5% attuale).
L'accoglienza del mercato al nuovo piano è stata calorosa con titolo scattato ieri a +8,2% sui massimi a oltre 13 anni. La capitalizzazione di Bper si è arrampicata oltre gli 8 miliardi, più del doppio rispetto a 12 mesi fa. «Più 100% in Borsa? Vuol dire che siamo bravi, anzi siamo ancora sottovalutati rispetto al valore effettivo della banca», ha commentato Papa.
Bper mette in campo anche ingenti investimenti (650 milioni) con focus su tecnologia, security e intelligenza artificiale.
In particolare, l'AI è chiamata a contribuire a incrementare la penetrazione commerciale della banca. Nell'arco del piano è previsto che l'IT factory permetterà di aumentare del 10% la produttività e a regime la banca intende dotarsi di circa 90 specialisti AI.
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