Buone notizie sul fronte delle bollette dell'energia elettrica: gli aumenti a cui assistiamo da mesi potrebbero essere più contenuti grazie all'intervento del governo sull'Iva. I due miliardi aggiuntivi (5 miliardi erano già stati stanziati tra luglio e settembre) potrebbero bastare a far fronte ai rincari non dovuti.
Cosa sono gli oneri di sistema
In pratica verrebbero eliminati gli oneri di sistema, quei costi fissi stabiliti dall'Arera (Autorità Energia Elettrica e Gas) uguali per ciascun fornitore e regolati da una quota fissa e una variabile che cambia per ciascun utente in base al consumo su energia elettrica o gas. Ebbene, l'Iva pagata su questi oneri sarebbe tolta dando un po' di respiro alle casse dei risparmiatori. Ad oggi, l'Iva si paga sul totale delle bollette, quindi sia su quanta elettricità viene effettivamente consumata che su una sere di costi aggiuntivi non collegati ad essa (che il cittadino è costretto a pagare): si tratta di incentivi alle energie rinnovabili, incentivi alla produzione dei rifiuti non biodegradabili, la messa in sicurezza dell'energia nucleare fino al bonus elettricità per le famiglie che più hanno bisogno. Come vedete, tante voci che nulla hanno a che fare con i reali consumi degli utenti che sono costretti a pagare il 10%.
Quanto ci sono costati
Dopo anni di discussioni, finalmente gli oneri che nel 2020 ci sono costati il 30% del totale, cioè 14 miliardi sui 40 complessivi, saranno definitivamente cancellati. Come si legge sul Messaggero, nel 2021 il peso si era già ridotto per alcuni interventi che li avevano dimezzati nel terzo trimestre abbassandoli all'11% ed azzerandoli nel quarto trimestre. Bloccando l'Iva, quindi, gli aumenti saranno contenuti ma potrebbe non bastare per avere bollette "democratiche".
Cosa accadrà nel 2022
Oltre agli aumenti previsti nel 2022 come ci siamo occupati sul Giornale.it, scadranno gli aiuti concessi dal governo: oltre a bloccare l'Iva, infatti, Palazzo Chigi vorrebbe bloccare 1,5 miliardi che derivano dalle aste per la CO2 il cui prezzo continua a lievitare. I soldi incassati dallo Stato da questa voce potrebbero essere destinati a contenere gli aumenti delle bollette come accaduto con i 5 miliardi stanziati a luglio e settembre.
Al termine dell'Ecofin (il Consiglio di Economia e Finanza), il ministro dell'Economia Daniele Franco ha spiegato che ci si attende un "picco" dei prezzi dell'energia per la fine anno, dopodiché "i prezzi torneranno a scendere". Quello che non si sa, però, è con quale rapidità né se avverrà davvero: la previsione del presidente di Arera, Stefano Besseghini, è che luce e gas aumenteranno ancora nei primi quattro mesi del nuovo anno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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