Ripartita a pieno regime dal primo giorno di settembre dopo una lunga pausa e mille rinvii causa Covid, la macchina del Fisco si riattiva ovviamente anche per la riscossione del bollo auto.
Non essendoci più, dunque, neppure il blocco dell'invio delle cartelle, chiunque si trovi in una situazione di debito può vedere recapitare a casa tale documentazione e deve occuparsi di saldare gli arretrati relativi anche alla tassa di possesso. Questo, ovviamente, solo nel caso in cui le relative cartelle esattoriali non abbiano caratteristiche tali da rientrare nell'elenco di quelle inferiori ai 5mila euro destinate allo stralcio: si fa riferimento in questo caso solo alle cartelle relative al decennio 2000 – 2010 ed a quei contribuenti che possano documentare un reddito del periodo di imposta 2019 sotto i 30mila euro lordi l'anno (50mila, invece, per le aziende).
Chi deve pagare
Il modo più sicuro per comprendere se si risulta dei debitori è quello di procedere direttamente tramite il portale dell'Agenzia delle entrate – Riscossione e consultare la sezione "Controlla la tua situazione". Per poter accedere ad essa è necessario essere in possesso delle specifiche credenziali fornite dal Sistema Pubblico di Identità Digitale (Spid), dalla Carta di Identità Elettronica (Cie), dal Pin dell'Inps (che risulterà valido fino al 30 settembre 2021), dalla Carta Nazionale dei Servizi (Cns) o tramite codice fiscale unitamente a password e codice Pin forniti dal Fisco.
Una volta verificata la propria posizione nei confronti dell'Agenzia delle entrate, il contribuente ha la possibilità di effettuare il pagamento online, ma anche quella di attivare una rateizzazione dell'eventuale arretrato o di sospendere la riscossione dello stesso qualora ritenga di non trovarsi in una situazione debitoria.
In completa autotutela, quindi, si può decidere di interrompere anche il pagamento debitorio del bollo auto, sospendendone la riscossione online, se si è certi che l'importo riportato nella cartella esattoriale o nell'avviso di pagamento non sia dovuto.Dopo l'avvio di questa procedura, ovviamente, sarà l'Ente creditore a provvedere ad effettuare delle ulteriori verifiche per chiarire la posizione del contribuente stesso.
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