Proprio mentre pare evidente che il Cashback si stia avviando lungo il viale del tramonto, vista la forza con cui alcuni partiti della maggioranza (esclusi i grillini) ne chiedono l'eliminazione, lo strumento di agevolazione del pagamento digitale e tracciabile aggiunge un nuovo elemento al suo bagaglio.
A seguito dell'ultimo aggiornamento della App Io, infatti, iniziano a comparire le prime carte di pagamento connesse alle grandi catene di distribuzione, come supermercati e discount di ogni genere. Carte che, oltre che consentire l'accumulo di crediti per il Cashback, forniscono al cliente la possibilità di ottenere dei punti fedeltà che danno diritti a vantaggi o sconti extra. Un ulteriore incentivo, quindi, ad utilizzare tale forma di pagamento tanto voluta dal secondo governo Giuseppi. Proprio le carte fedeltà avevano subito un duro colpo rispetto a quelle tradizionali nel momento in cui ai possessori di queste ultime venivano aperte dall'esecutivo le porte ai rimborsi del 10% previsti dal piano cashless. Col nuovo aggiornamento di Io la situazione si riequilibra, e sarà possibile pagare anche con la Più Conad Card di Conad e la Supercard di Coop, solo per citarne due.
I dati del cashback
In attesa di una sua probabile cancellazione, tuttavia, il cashback prosegue con numeri incoraggianti. "Ha costituito un segnale positivo per i pagamenti digitali soprattutto per la percentuale della quota dei pagamenti elettronici sul numero totale di transazioni", dichiara il sottosegretario al Mef Claudio Durigon, uomo della Lega (uno dei partiti più ostili alla proposta del governo Conte), come riportato da "Il Corriere". "Oggi il 56,6% di tutte le transazioni del programma ha un importo inferiore ai 25 euro e riguarda soprattutto i micropagamenti interessati dall’utilizzo del contante", aggiunge il sottosegretario al Mef durante l'interrogazione in commissione Finanze alla Camera. "Il programma Cashback sta facendo registrare un numero sempre crescente di aderenti, passati da quasi 6 milioni nel periodo sperimentale del dicembre 2020, con più di 4 milioni di utenti attivi, a più di 8,5 milioni con 7 milioni di utenti attivi".
In aumento anche i numeri delle carter preposte al pagamento digitale, dato che dai 9,6 milioni del dicembre 2020 si è passati agli oltre 14 milioni nelle prime due settimane di marzo,"con gli strumenti attivi passati dai 6,7 milioni di dicembre ai 9,7 di febbraio, con un incremento di media del 20% mese su mese, e un analogo trend di crescita a marzo".
In calo anche i preoccupanti dati sui cosiddetti furbetti del Cashback, ovvero coloro che acquistano mediante numerose microtransazioni per scalare rapidamente la classifica di merito dedicata ai più virtuosi utilizzatori del pagamento digitale:"Le condotte anomale sul totale complessivo (ad esempio più di 10 pagamenti allo stesso esercente) incidono per lo 0,2% del totale. Il 2% delle transazioni si colloca tra 30 centesimi e 5 euro", spiega il sottosegretario.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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