È arrivata l’attesa sentenza dell’Antitrust relativa al procedimento istruttorio aperto sette mesi fa a carico di Fineco Bank per presunta pratica commerciale scorretta. L’istituto di credito aveva informato i clienti titolari di conti correnti pari o superiori ai 100mila euro, senza nessuna forma di investimento o finanziamento che, a quelle condizioni, potevano recedere dal contratto. La pratica non era passata inosservata e l’Antitrust aveva deciso di vederci chiaro.
L’Antitrust, in ogni caso, con un recente verdetto ha recepito la volontà di Fineco Bank di risolvere queste criticità. Ma quali sono gli impegni assunti dall’istituto di credito? Innanzitutto, Fineco non farà scattare il recesso per i correntisti privi di un conto in un altro istituto di credito, che subirebbero nella massima misura gli effetti della chiusura del rapporto. Nel caso in cui i clienti senza un altro conto corrente, in seguito alla lettera di marzo, avessero già effettuato finanziamenti o investimenti, l’istituto di credito rimborserà le commissioni pagate per l’esecuzione di ordini di investimento e concederà la possibilità di restituire i finanziamenti senza spese o penali.
Fineco dovrà, poi, attivare un sistema informatico di segnalazione giornaliera dei clienti per i quali saranno realizzate le condizioni rilevanti ai fini del recesso. Verranno illustrate agli utenti le diverse opzioni per evitare il recesso, senza alcun fine promozionale. Non dovranno esserci, inoltre, discriminazioni nella ricontrattualizzazione individuale dei costi di conto corrente e non si applicheranno altri costi per il trasferimento della giacenza in eccesso su eventuali conti del cliente in altri istituti di credito.
Come riporta il Corriere della Sera, spetterà a Fineco Bank anche un’incombenza dal punto di vista della formazione. L’istituto di credito sarà obbligato a organizzare corsi online per ampliare le conoscenze dei propri clienti sulle conseguenze del mantenimento o meno delle giacenze di liquidità sui conti correnti.
Infine, Fineco si dovrà preoccupare di chiarire ai clienti che non recederà dal contratto per un periodo di 90 giorni da quando vengono contattati, il tempo necessario all’utente per poter scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
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