Il cervellone di Leonardo al servizio dei tesori italiani

Pronta la piattaforma hi-tech per monitorare in tempo reale il nostro patrimonio artistico e architettonico

Il cervellone di Leonardo al servizio dei tesori italiani

Il nostro Paese ha il più vasto patrimonio culturale, artistico e architettonico del mondo, consistente, solo limitatamente ai beni immobili, in circa 6mila siti archeologici, 85mila Chiese storiche e più di 40mila edifici tutelati. Ogni 100 chilometri quadri (Kmq) sono presenti oltre 33 beni protetti e il 18% del territorio nazionale, più di 55mila Kmq, è tutelato da vincoli centrali. L'Italia è anche il Paese che detiene il maggior numero di siti inclusi nella World Heritage List Unesco. Sono 58 quelli riconosciuti «patrimonio dell'umanità» e la lista comprende siti naturali, archeologici, monumenti, ville, dimore storiche, città e isole.

Tutelare e valorizzare un patrimonio tanto vasto è una vera sfida. Da un lato i beni culturali necessitano di un'adeguata valorizzazione che consenta alle persone di accedervi facilmente, perché rappresentano un asset fondamentale per l'identità e l'economia del nostro Paese, un'eredità da trasmettere alle prossime generazioni e da rendere per queste più attrattiva. Dall'altro questa immensa ricchezza va controllata e protetta dal passare del tempo, da atti di vandalismo o dal degrado, ma anche dagli effetti dei cambiamenti climatici, dall'inquinamento e dal dissesto idrogeologico. È quindi fondamentale un monitoraggio continuo delle condizioni strutturali dei beni storici e di valore e dell'ambiente circostante, al fine di prevenire danni da eventi che ne compromettano l'integrità. Con un patrimonio così ampio ed esposto a rischi diversificati l'approccio non può che basarsi sulla valorizzazione dei dati a disposizione ed essere multi-tecnologico, multi-scala e multi-sensore, tale da raccogliere informazioni da diverse fonti la cui correlazione renda possibile una comprensione più profonda dei fenomeni in atto. Per ricavare con anticipo ogni possibile indicatore di anomalie per la migliore prevenzione di eventuali future criticità.

E qui entra in gioco Leonardo, con la propria piattaforma per il global monitoring evoluto X-2030. Si tratta di una soluzione cosiddetta C5I, ovvero di «comando, controllo, comunicazione, computer, cyber e intelligence», in grado di correlare in tempo reale ingenti quantità di dati provenienti da sorgenti eterogenee, per abilitare la situational awareness necessaria per governare il territorio. Coerentemente alla visione espressa nel piano strategico «Be Tomorrow Leonardo 2030» per città più connesse e servizi intelligenti che sfruttino le nuove tecnologie per migliorare il comfort e la sicurezza dei cittadini, X-2030 nasce per compiti di polizia e Protezione civile. Un esempio viene da manifestazioni sportive, cortei o calamità naturali che richiedano rapidità d'azione e decisione. Per la sua capacità di contribuire sia alla pianificazione di lungo periodo, sia alla gestione delle emergenze, X-2030 può essere un grande aiuto anche nella valorizzazione e tutela del patrimonio artistico e culturale.

La piattaforma sfrutta tecnologie avanzate - IA, cloud, supercalcolo, algoritmi di deep learning e video analytics per fornire in tempo reale una fotografia della situazione e un supporto alle decisioni agli operatori, raccogliendo rilevanti quantità di informazioni anche da fonti aperte come il web, i social media, i dati satellitari, integrando e valorizzando reti, sensori e banche dati disponibili. In particolare, nel caso dei beni culturali, di grande interesse è la possibilità di integrazione delle informazioni provenienti dai satelliti per l'osservazione della Terra con i dati provenienti da banche dati di interesse geologico, paesaggistico, naturalistico e archeologico, oltre che con quelli acquisiti da sistemi radar, sensori e droni. Mettendo a sistema queste informazioni è possibile prendere decisioni informate e tempestive, oltre che pianificare e gestire efficacemente interventi di prevenzione e manutenzione a tutela del territorio e del patrimonio culturale.

Grazie alla capacità di integrazione, correlazione e analisi di X-2030, i dati satellitari o quelli provenienti dalle banche dati e dalla sensoristica di campo, insieme con le immagini acquisite dai droni, consentono la ricostruzione digitale fedele del sito di interesse (digital twin) per individuare i fenomeni in atto e predire le loro evoluzioni nel tempo evidenziando potenziali criticità. È per esempio possibile fornire una valutazione della stabilità del suolo e dei manufatti, dell'impatto delle attività illegali (come la nascita di discariche abusive), dell'aggressione a opera della vegetazione infestante e della presenza e concentrazione degli agenti inquinanti nell'aria, così come del loro impatto sulle superfici esposte degli edifici. X-2030 consente inoltre di effettuare analisi di pericolosità idraulica per calcolare, ad esempio, il rischio idrogeologico cui il sito è sottoposto, in modo da condividere report e generare conseguentemente alert per prevenire fenomeni di degrado.

Sul touchscreen della piattaforma ogni informazione è «georeferenziata», così da consentire di visualizzare le risorse presenti sul territorio per un'allocazione efficiente e tempestiva.

Non solo: grazie all'integrazione con la RIM - la Rete Ibrida Multi-vettore di Leonardo per le comunicazioni professionali - X-2030 consente di coordinare al meglio gli sforzi grazie a una molteplicità di dispositivi di comunicazione: dalla radio, allo smartphone.

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